Continua incessante l’attività straordinaria di controllo del territorio messa in campo dagli agenti del Commissariato di polizia di Assisi grazie anche al supporto degli uomini del Reparto Prevenzione Crimine.
Nel corso di servizi tesi a monitorare le zone limitrofe ai luoghi di culto e ai siti sensibili quali stazioni ferroviarie, aree verdi e centri di aggregazione giovanile sia sul territorio di Assisi che di Bastia Umbra, i poliziotti con la collaborazione della polizia municipale dei due comuni controllavano più di 150 soggetti, alcuni dei quali con precedenti di polizia. Venivano inoltre fermati e denunciati due cittadini stranieri perché irregolari.
Il primo, un soggetto di nazionalità macedone di 43 anni, veniva intercettato mentre effettuava accattonaggio nell’area antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli. L’uomo, sprovvisto di documenti, veniva condotto presso gli Uffici del Commissariato per essere sottoposto a foto-segnalamento grazie al quale veniva identificato e rilevata la sua posizione irregolare sul territorio nazionale.
Il macedone, che aveva tra l’altro a suo carico una denuncia per maltrattamenti in famiglia, risultava aver violato più volte le leggi che regolano l’ingresso e il soggiorno in Italia e da ultimo risultava inottemperante all’ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Questore di Perugia nel mese di marzo. A quel punto, l’uomo è stato condotto presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia che provvedeva a notificargli un nuovo provvedimento di espulsione.
Stessa sorte per un 37enne di origine albanese residente a Perugia, fermato dalla polizia nel corso di un controllo presso la stazione ferroviaria di Bastia Umbra. L’uomo, anch’egli sprovvisto di documenti, da accertamenti condotti in tempo reale, risultava avere a suo carico numerosi precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, evasione, favoreggiamento personale e per produzione e traffico di sostanze stupefacenti motivo per il quale è stato anche destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Inoltre in considerazione del suo ingresso illegale nel territorio dello Stato, il Prefetto di Perugia nel mese di aprile scorso aveva emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione che aveva evidentemente violato. Scattata la denuncia, l’albanese veniva condotto presso la Questura di Perugia per essere munito di un nuovo provvedimento di espulsione con l’obbligo di lasciare entro 7 giorni il territorio nazionale.