Propongono nuove tipologie di servizi per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti svantaggiati, co-housing per persone con disabilità, attività di agricoltura sociale, nuove start-up, sostegno legale per cittadini in difficoltà economica, servizi nuovi per l’infanzia, rigenerazione di spazi urbani con valorizzazione del patrimonio immobiliare inutilizzato e altre opportunità i progetti selezionati dalla Regione Umbria, attraverso il bando da 7,5 milioni di euro per l’attivazione di azioni innovative di welfare territoriale.
La graduatoria dei soggetti beneficiari, individuati da un’apposita commissione di valutazione, è stata resa nota sul sito internet della Regione. L’avviso – pubblicato lo scorso maggio – era rivolto al mondo del terzo settore, in particolare a cooperative e imprese sociali, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni non bancarie, onlus, organizzazioni di volontariato, enti ecclesiastici, aziende pubbliche di servizi alle persone.
Sono stati quindici i progetti finanziati, per un importo totale di 7,5 milioni di euro provenienti da risorse europee, attraverso il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo per lo sviluppo regionale europeo (FSRE). Due invece le proposte ammesse con un finanziamento inferiore rispetto a quanto richiesto, previa rimodulazione del piano finanziario, tre quelle attualmente non finanziabili e dodici quelle inammissibili.
I progetti verranno attuati concretamente sull’intero territorio regionale, con copertura anche delle aree interne della Valnerina e dell’Orvietano, già dai primi mesi del 2019, con il supporto delle Zone sociali e dei Comuni.
“È la prima volta – sottolinea Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare – che in Umbria viene attuato un bando del genere, con risorse così ingenti messe a disposizione per azioni in ambito sociale. I progetti presentati sono realmente innovativi e di grande spessore, in grado di dare risposte efficaci, su tutto il territorio regionale, ai nuovi bisogni dei cittadini umbri. Le attività proposte, frutto dell’impegno di molteplici imprese sociali, associazioni di volontariato e altri soggetti del terzo settore, vanno a incidere concretamente sulla vita delle persone e delle comunità, generando anche nuove opportunità occupazionali”.
“L’iniziativa – prosegue l’assessore – s’inserisce nel quadro dei numerosi interventi promossi, in questi anni, dalla Regione Umbria, con un ingente investimento di risorse, per potenziare i servizi in ambito sociale, al fine di contrastare nuove forme di difficoltà e disagio”.
Riguardo il tema dell’innovazione sociale, che ha ispirato il bando promosso dalla Regione e tutti i progetti presentati, Barberini evidenzia che “non si tratta di un concetto astratto, ma di un nuovo modo di intendere le politiche sociali con interventi diretti a gruppi vulnerabili della società, capaci di intercettare e valorizzare la creatività delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni e degli imprenditori sociali, creando nuove opportunità di lavoro e sviluppo, per cogliere meglio i bisogni sociali impellenti e migliorare le risposte offerte sia dal settore pubblico sia da quello privato attraverso forme innovative di approccio”.
Al primo posto il progetto con capofila Lagodarte impresa sociale di Castiglione del Lago; secondo posto Il quadrifoglio di Orvieto; terzo posto Papaveri Rossi di Perugia; quarto posto Partes di Spoleto; quinto posto Con Chiara di Assisi; sesto posto Ariel di Foligno; settimo cooperativa B+ di Spoleto; ottavo San Valentino di Terni; nono Terre Umbre di Terni; decimo cooperativa Asad di Perugia; undicesimo Il Cerchio di Spoleto; dodicesimo A Piccoli passi di Umbertide; tredicesimo Edit di Terni; quattordicesimo Irecoop di Perugia; quindicesimo Polis di Perugia.
Cinque invece i progetti ammessi a contributo ma non finanziabili per insufficienza di risorse.
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