Categorie: Perugia Politiche 2013

Politiche 2013, per Fratelli d'IItalia, “Sinistra condannata a vincere e centrodestra assuefatto”

Franco zaffini

Dopo cinquanta, sessanta anni di mancata alternanza politica e amministrativa, alla guida prima delle Province e poi della Regione dell’Umbria, oggi ci troviamo di fronte all’Umbria dei record nazionali negativi :
• quello dei morti sul lavoro (carenza di controlli, nessun aiuto all’impresa e inefficace, se non assente, formazione ai lavoratori);
• quello dei morti per overdose (Sert come cronicari, comunità emarginate, spaccio ormai a cielo aperto, Perugia nota al mondo per la sua “roba” buona e a buon mercato, interi pezzi di città ormai fuori controllo, commercio in ginocchio nei centri storici tutti rigorosamente chiusi al traffico ma generosamente aperti alla criminalità e ormai desertificati);
• quello delle vetture immatricolate pro-capite (pessimi trasporti pubblici e mobilità alternativa costosa e mal progettata un esempio per tutti il minimetrò, repentino collasso economico finanziario dell’azienda trasporti regionale, pensata e attuata solo pochi mesi orsono, per far fronte al quale si provvede ad un ulteriore taglio già annunciato di km e linee “compensato” dall’ennesimo aumento del biglietto e dei costi per i Comuni);
• quello dell’invecchiamento e della denatalità (nessun sussidio alla maternità, nessun aiuto alle giovani coppie per la casa, case popolari in mano agli abusivi e assegnate sistematicamente agli stranieri – assessorato e Ater storico baluardo dei comunisti di rifondazione);
• quello degli immigrati regolari (più che triplicati in dieci anni) ormai quasi al 20% (con forte effetto-richiamo su irregolari e clandestini);
• quello dell’incremento di cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) e del saldo di mortalità delle attività economiche (nessun aiuto alla nuova impresa ed a quella giovanile, mancanza di programmazione , carenti politiche del turismo per infrastrutture e aeroporto, agenzie regionali “fuori dal mondo” e luogo di “ricovero” per tutti gli ex della sinistra rimasti senza “lavoro”);
• quello di unica regione che sistematicamente amplia le discariche e con livelli di raccolta differenziata da terzo mondo (piano rifiuti totalmente inattuato e sistema vicino al collasso).
In politica e in campagna elettorale è prassi affermare che la colpa è tutta degli altri (Berlusconi docet), al contrario io annetto solo metà della colpa di tutto ciò alla sinistra ed alla sua classe dirigente, ormai esausta e senza idee, “condannata a governare” dalla assuefazione dell’opposizione, che deve intestarsi l'altra metà di colpa, a restare minoranza nei secoli dei secoli. Le due “colpe” però non sono ugualmente gravi riguardo agli effetti che producono: mentre la maggioranza governa male, ma comunque assolve al suo ruolo, la minoranza non è mai divenuta vera opposizione né tantomeno credibile alternativa, non assolvendo con ciò ad un preciso ruolo affidatogli dagli elettori ma soprattutto dalle regole della democrazia bipolare: quello di fare opposizione per sovvertire i ruoli garantendo ricambio di governanti e di dirigenza (democrazia dell’alternanza). Attenzione, non mi riferisco qui all’opposizione di protesta, che ne facciamo tanta, mi riferisco all’opposizione di proposta, quella che descrive un’altra Umbria e che viene premiata dagli elettori se ritenuta convincente. Una responsabilità in più quindi e totalmente in capo a noi del centrodestra dell’Umbria. La sinistra ha sicuramente la gravissima colpa di esercitare il controllo sul consenso con metodi e prassi da vecchia politica, ormai sempre più oggetto di indagini della magistratura (appaltopoli provinciale, sanitopoli regionale ecc.), clientele e a volte ricatti che non tarderanno a ritorcersi contro una dirigenza sciatta ed incapace, un vero e proprio apparato che però risulta tuttora vincente rispetto agli encomiabili ma timidi tentativi di rinnovamento emersi con le primarie e le parlamentarie. Di fronte a ciò l’incapacità del centrodestra di essere come detto credibile alternativa sta bloccando il sistema e la democrazia, sta alimentando le peggiori prassi di chi governa da troppo tempo impunito: dal mio punto di vista è più grave la nostra responsabilità e deve essere rapidamente assolta sin dai prossimi appuntamenti con l’elettorato!
Tutte queste sfide devono essere affrontate e possono essere vinte da una coalizione allargata e rafforzata. Ripartiamo dalle nuove energie di FDI-centrodestra nazionale che oltre alla critica mette a disposizione esperienza e gioventù, coraggio e pulizia, progetto e militanza, competizione e collaborazione. Una iniezione di energia nel corpaccione di un centro destra “orgogliosamente” a suo agio nella sconfitta politica (consolata dal modesto quanto improducente successo personale di pochi che mostrano di gradire e, per non essere disturbati, conservano lo status quo).