“Bisogna dare battaglia, perché Dio conceda vittoria”. Citando Giovanna D’arco, ha concluso ieri sera il suo discorso Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, esortando le oltre ottocento persone presenti a “prendere questo simbolo e a portarlo in giro, non come fosse il partito di Giorgia Meloni, ma come una creatura che appartiene a ciascuno di noi, l’insieme delle nostra energie, della nostra passione, di quello in cui crediamo, di quello che sogniamo per noi e per i nostri figli”.
L’evento, organizzato dal capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Franco Zaffini, dal consigliere comunale Emanuele Prisco e da Marco Squarta, del comitato promotore dell’Umbria, ha visto la partecipazione di tutti i candidati alle prossime elezioni politiche in Umbria, a partire dai capolista Alfredo De Sio (camera) e Andrea Lignani Marchesani (senato), insieme a una platea variegata di giovani, militanti, professionisti e simpatizzanti ritrovatisi presso l’Hotel Quattrotorri per ascoltare l’ex Ministro della Gioventù che nel suo intervento ha parlato della “scelta giusta”, quella di fondare un partito che realizzi gli ideali in cui si crede, contrapposta a quella “utile”, votata al mantenimento di posizioni comode.
Un fiume in piena durato trenta minuti, durante i quali Giorgia Meloni ha parlato della legge elettorale che nessuna segreteria di partito vuole cambiare perché consente di avere “diritto di vita e di morte su mille parlamentari”, mentre Fratelli d’Italia ha proposto fino all’ultimo giorno di Governo Monti di modificarla almeno con l’introduzione delle preferenze.
Ha affrontato, poi, i temi della campagna elettorale di Fratelli d’Italia dall’abolizione dell’Imu all’impignorabilità della prima casa, quale bene ‘sacro e indisponibile’; dal diritto dei giovani ad avere una pensione alla abolizione delle pensioni d’oro che l’on. Meloni ha definito ‘non diritti acquisiti, ma soprusi, fatti in anni infami da leggi infami’; dalla lotta all’evasione fiscale alla competitività dell’Italia sui mercati internazionali.
“Noi pensiamo – ha affermato – che un conto è se io decido ipotecare volontariamente la mia casa per accendere un mutuo, altra cosa è se arriva Equitalia che ti sequestra il tuo bene perché non hai pagato una multa del codice della strada; vessiamo i cittadini con il redditometro – ha proseguito – ma poi si scopre che a fronte di una evasione contestata alla banche per cinque miliardi di euro, lo Stato sta patteggiando il rientro di un miliardo; si scopre che la Corte dei conti ha contestato un’evasione per novantotto miliardi di euro alle società delle slot machine e sta patteggiando un rientro di due miliardi e mezzo di euro! Ecco quindi – ha concluso – la necessità di una politica diversa, una politica di giustizia che sia in grado di stare in mezzo ai problemi della gente. Noi vorremmo ripartire da qui!”.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori della serata, in particolare dal capogruppo Zaffini che ha affermato: “Francamente la partecipazione di questa sera è andata oltre ogni rosea aspettativa, avevamo percepito l’entusiasmo, ma una conferma del genere dimostra che le persone hanno voglia di politica, che riconoscono il grande valore e il grande significato di esercitare il propri diritti di cittadini di uno stato democratico. E Fratelli d’Italia rappresenta per tutti noi quella opportunità di votare centrodestra a testa alta!”