Di Wolfgang Bernelli (*)
Stando ai commenti rilasciati dalle elettrici ed elettori di Spoleto, il Sindaco Benedetti viene bocciato dall’80% dei cittadini. Il bilancio che si può tracciare, due anni dopo l’elezione di Benedetti, è quello di una bocciatura senza appello, per una città ormai abbandonata a se stessa a causa di un mix di dilettantismo e irresponsabilità.
I segnali del fallimento del primo cittadino sono visibili ormai da mesi, a partire dalle nomine effettuate per scelta dello stesso sul rimpasto di giunta che non poche fibrillazioni ha provocato all’interno della stessa maggioranza, con evidenti segni di spaccatura e la gravissima e conseguente fuoriuscita dal PD dei Consiglieri dissidenti Campagnani e Spedalieri, entrambi traslocati nel gruppo misto, capitanato dall’ex Consigliere del Popolo della Libertà Profili.
Il disastro nella gestione amministrativa dell’attuale giunta Benedetti si è pure registrato da quando ha tentato di far passare sotto silenzio il “Teatrino sulle avvenute nomine dirigenziali della partecipata VUS”, dove il Sindaco aveva ricevuto un disinteressato sostegno anche dall’opposizione, in primis dal sottoscritto Consigliere, pur di far prevalere gli interessi della città di Spoleto, ma così non è stato avendo prevalso ancora una volta gli interessi della politica e l’arroganza di Foligno su Spoleto.
Il Sindaco Benedetti si occupa di tutto meno che del compito che gli hanno affidato gli spoletini.
Gira per il mondo, tra fantomatici scambi interculturali ecc, esegue il taglio del nastro, tiene contatti e presenze nell’ambiente capitolino e, nonostante tutto questo “impegno nazionale ed internazionale, non ne viene a capo di nulla; non è ancora riuscito a risolvere il serio problema di ripristinare il servizio di biglietteria alla stazione ferroviaria, così come non si è speso adeguatamente per l’altra seria situazione della soppressione delle fermate Eurostar; l’elenco delle questioni ancora aperte e che ad oggi ancora attendono risposte sono molte, come ad esempio di straordinaria importanza è il completamento della “Tre Valli”, in cui il Sindaco non è in grado di dare risposte circa la definizione di questo intervento infrastrutturale.
Benedetti è un Sindaco assente, che non riesce a mantenere promesse con la città al punto che oggi Spoleto si trova ad essere completamente bloccata in preda ad un immobilismo che danneggia la città.
Nel frattempo la sua maggioranza va letteralmente in pezzi; numerosi Consiglieri del suo stesso partito gli sono ostili, i cugini socialisti se pur con qualche strano sguardo tra di loro lo tengono ostaggio; una maggioranza che di fatto non c’è più, con la conseguente assegnazione di bel due Commissioni consiliari andate in mano all’opposizione, con la elezione dei rispettivi Presidenti Grifoni e Cappelletti, quest’ultimo della Commissione Bilancio che di recente aveva liquidato il Bilancio previsionale e il Conto Consuntivo con una netta bocciatura.
In questo caos generale in cui versa l’attuale giunta, ormai arrivata al capolinea, i cittadini spoletini hanno saputo giudicare come merita l’Amministrazione Benedetti e gli hanno revocato la fiducia.
“Lo slogan di Benedetti in campagna elettorale era: Spoleto, continuità per il cambiamento; due anni e mezzo dopo andrebbe tristemente aggiornato: Spoleto, continuità nell’azione di governo locale per il cambiamento in peggio della città.
Intanto in questa preoccupante situazione c’è già chi pensa al dopo Benedetti, ed anch’io non nascondo la mia volontà a spendermi per una Spoleto che merita di riappropriarsi della sua importanza nel contesto Regionale ed oltre.
(*) Consigliere comunale PDL