A Città di Castello se non c’è spazio, la scuola va in Pinacoteca. Nell’anno del Covid e di Raffaello, le classi della primaria di Rignaldello da qualche giorno stanno facendo lezione in Pinacoteca, il museo che tra le altre opere preziose custodisce lo Stendardo Processionale del grande maestro rinascimentale.
Gli spazi del plesso di Rignaldello non garantivano una didattica adeguata in sicurezza e la soluzione è stata trasferirsi nel museo, che attualmente è chiuso per le stesse norme anti Covid.
“Non è mai capitato ma chissà che non diventi una prassi, anzi una best practise, in futuro” commentano l’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli e l’assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini. “Abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto sperimentale consapevoli che il patrimonio del Comune può esser messo a disposizione dei tifernati in questo periodo di emergenza, garantendo in questo caso lo svolgimento delle attività didattiche. Per i bambini sarà anche un’esperienza molto emozionale che speriamo li formi in modo positivo al loro rapporto con arte e bellezza. Di certo il museo non sarà un corpo estraneo ma parte della loro quotidianità”.
Scuola pilota per i nuovi ambienti di apprendimento Indire, non poteva che essere il Primo Circolo San Filippo ad avere questa idea: “Il corpo docente, assieme a tutto il personale, ha accolto con entusiasmo questa sfida per garantire la scuola in presenza” dichiara il direttore Massimo Belardinelli – Crediamo fermamente che oggi più che mai sono necessarie soluzioni nuove a problemi nuovi e come comunità scolastica abbiamo le professionalità da mettere in campo per garantire alla famiglie e alla didattica soluzioni innovative”.
Oggi ad esempio, mercoledì 25 novembre, è la Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne e la maestra Carla Orbi, dalla sua nuova aula ospitata in Pinacoteca, ha affrontato questo tema di dura attualità: “Per ora tre giorni continuativi a settimana, la classe diventa il Museo, le attività curricolari si integrano con la cultura e la storia del Museo e dai libri si passa all’esperienza concreta”.
“Il nuovo regolamento sull’utilizzo dei beni patrimoniali pubblici si sta rivelando un ottimo strumento di gestione dei beni in questi difficili tempi” dichiara il Dirigente del servizio Musei e Istruzione Giuliana Zerbato – il distanziamento e la necessità di grandi spazi per svolgere attività in presenza diventano un imperativo imprescindibile. Questa esperienza pilota, una delle prime nel suo genere, accoglie le sollecitazioni di Governo e Regioni, emanate con propri decreti e ordinanze: aprire nuovi spazi, utilizzare tutto il patrimonio esistente a favore della collettività, per superare presto questa emergenza. Teatri, Cinema, Biblioteche possono rappresentare spazi polivalenti per le scuole della Città”.