Città di Castello

“Poche gocce di pioggia e siamo al buio”, cittadino esasperato scrive lettera al sindaco

“Bastano poche gocce di pioggia e siamo al buio”. E’ il grido di sperato di un cittadino di Pierantonio (Umbertide), che ha deciso di scrivere una lettera al sindaco Luca Carizia per riportargli un problema frequente che avviene nella frazione umbertidese. Con i temporali di questi giorni, infatti, nella frazione umbertidese salta puntualmente la corrente elettrica.

Proprio ieri, (sabato 25 agosto), racconta l’autore della missiva, intorno alle 16.52 la luce, “non solo è saltata, ma ha continuato per almeno un’ora a interrompersi e tornare“. Un disagio che, ovviamente, significa anche danni alle apparecchiature elettroniche causa gli sbalzi di tensione. E il frigorifero rotto del cittadino in questione ne è la prova più tangibile. “Per non parlare, poi, delle caldaie a gas, – si legge nella lettera – che senza corrente non forniscono acqua calda“.

Sia ben chiaro che non si tratta di un caso, ma di una cosa che avviene con regolarità. – racconta il cittadino di Pierantonio – Abbiamo provato a segnalare il guasto al servizio nazionale e ci siamo sentiti rispondere che si trattava di “un guasto generale su Umbertide su cui i tecnici stavano lavorando”. A me non sembra credibile. Giusto 3 giorni fa è successa la stessa cosa durante un temporale. Anche in quel caso si trattava di un guasto generale? E se cosi fosse, perché non lo hanno risolto impedendo che riaccadesse nuovamente? La verità purtroppo è che probabilmente la rete elettrica di Pierantonio è rimasta quella del 1918“.

La mia lettera – così si conclude lo scritto – è per chiedere a Lei, sindaco di Umbertide, un interessamento su un problema che riguarda i cittadini. Non possiamo affrontare il prossimo inverno con il rischio che ad ogni minimo acquazzone la corrente venga interrotta e che si creino problemi ben più seri di un semplice frigorifero rotto. Comprendo che non sia di diretta competenza del primo cittadino ma credo che un interessamento del medesimo possa almeno accendere i riflettori su un vergognoso disservizio che riporta il “paesello” ai primi anni del secolo scorso“.