Sui fondi del Pnrr scatta l'intesa tra Regione Umbria e Guardia di finanza per prevenire gli illeciti: cosa prevede l'accordo
Sui fondi del Pnrr scatta l’intesa tra Regione Umbria e Guardia di finanza per prevenire gli illeciti.
Nella cornice di Palazzo Donini, infatti, giovedì 31 marzo, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e il comandante regionale Umbria delle fiamme gialle, Generale di Brigata Alberto Reda, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il rafforzamento delle reciproche azioni a tutela della legalità nell’utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche.
“E’ un protocollo di particolare importanza – ha affermato la presidente Tesei – perchè se ora la nostra attività si concentra nel cercare di portare all’Umbria la maggiore quantità di risorse possibili, sarà fondamentale spendere al meglio questi finanziamenti nell’interesse dell’economia umbra. Diamo ad esempio molto rilievo all’attività di formazione che svolgeremo in piena collaborazione con la Guardia di Finanza e che servirà per preparare il nostro personale e dunque permettere alla pubblica amministrazione di vigilare per evitare attività non corrette”.
Fondi Pnrr, i progetti saranno al vaglio della Finanzia
In particolare, la Regione Umbria metterà a disposizione della Guardia di Finanza informazioni circostanziate relative alla realizzazione dei progetti approvati nell’ambito del PNRR, ritenute d’interesse per la prevenzione e repressione degli illeciti e la successiva valorizzazione in chiave operativa ad opera dei Reparti del Corpo, d’intesa con la magistratura ordinaria e contabile a tutela del credito erariale.
Allo scopo di consolidare procedure operative e di cooperazione efficaci, verrà altresì promossa specifica attività formativa, consistente nell’organizzazione di incontri e corsi a favore del rispettivo personale, in sinergia con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
Pnrr, approvati finora 39 progetti
La collaborazione assume particolare rilievo per la Regione, sia per la consistenza dei finanziamenti erogati nell’ambito del Pnrr (ad oggi, sono stati approvati 39 progetti per complessivi 1,57 miliardi di euro) che per la valenza strutturale degli obiettivi prefissati: edilizia scolastica, sanità, assistenza sociale, rigenerazione urbana, mobilità, aree interne, impianti sportivi, idrogeno, recupero dei borghi, sviluppo socioeconomico nell’area del sisma.
L’accordo, della durata di tre anni, rinnovabile fino a coprire tutto il periodo di attuazione dei progetti del PNRR, intende porsi l’obiettivo condiviso di presidiare il corretto impiego dei fondi del Next Generation EU destinati all’Italia per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (P.N.R.R.), garantendo trasparenza e correttezza nel loro utilizzo attraverso uno scambio reciproco di dati e notizie utili.
La Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria, potrà invece intensificare la sua presenza ispettiva a tutela della buona “spesa pubblica” che, a maggior ragione, nell’attuale contesto sociale destabilizzato dagli effetti della pandemia da COVID-19 e dalla più recente crisi geopolitica internazionale, riveste una fondamentale importanza per la ripresa economica del Paese, a beneficio dell’intera collettività.
L’impegno della Finanza
“L’impegno della Guardia di Finanza – ha sostenuto il Comandante regionale, Generale Reda – è rivolto al raggiungimento degli obiettivi che il PNRR prevede per lo sviluppo del Paese e della nostra Regione in particolare. Questo protocollo ha quindi l’obiettivo di rafforzare quanto finora abbiamo fatto nell’opera di prevenzione e andare avanti, ancora più mirati, sul lato della repressione delle frodi e delle violazioni. Credo – ha concluso il Generale Reda – che un’azione congiunta con la Regione e tutte le Amministrazioni pubbliche sia la via giusta da seguire”.