Al via da oggi 8 nuovi bandi del Piano nazionale complementare NextAppennino (I fondi complementari del Pnrr aree sisma), che mettono a disposizione altri 455 milioni di euro sotto forma di incentivi alle imprese che investono nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. In Umbria sono 15 i Comuni che fanno parte del cratere sismico: quello di Spoleto ed i 14 del territorio della Valnerina sia in provincia di Perugia che di Terni.
I bandi riguardano gli investimenti di media dimensione, l’avvio, la crescita e gli investimenti innovativi delle micro, piccole e medie imprese e i progetti che riguardano la cultura, il turismo e lo sport, l’inclusione sociale.
L’intero pacchetto di incentivi riservato alle imprese vale circa 620 milioni di euro. Dal primo settembre è aperto il bando per i grandi progetti di investimento, per 80 milioni di euro complessivi, che sta già registrando forte interesse da parte delle imprese, mentre il 30 settembre sarà avviato il bando per i progetti di partenariato pubblico-privato, con altri 80 milioni disponibili e subito dopo il bando più piccolo, con 3 milioni di euro, per finanziare i progetti in ambito agrosilvopastorale.
Il 20 settembre aprirà poi il bando, aperto ai comuni, per il finanziamento, con 68 milioni di euro, delle nuove Comunità energetiche rinnovabili.
Tra i bandi aperti da oggi, il primo, relativo agli “Investimenti di media dimensione”, è dotato di 110 milioni di euro a supporto di programmi di sviluppo composti da uno o più progetti d’investimento, a carattere produttivo e ambientale, ai quali possono essere aggiunti anche progetti di ricerca e sviluppo.
Nello stesso bando una linea di finanziamento di 10 milioni di euro è dedicata al “Ciclo delle macerie”, per finanziare gli investimenti per la trasformazione delle macerie in materie prime e seconde per l’edilizia, per la realizzazione di opere edili e stradali e di ripristino ambientale riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali e nuove filiere produttive, attraverso il riuso e il riciclo dei materiali da costruzione e demolizione. I termini per la presentazione dei progetti scadono il 14 ottobre.
Il secondo bando finanzia con 100 milioni di euro l’”Avvio, crescita e rientro di microimprese”, per incentivare la nascita, lo sviluppo e la rilocalizzazione di iniziative microimprenditoriali o professionali, anche per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità locale, l’attrazione di nuovi imprenditori ed il rientro di quelli già attivi nel territorio del sisma. Il bando sarà a sportello, con scadenza termini 14 ottobre, per le imprese che hanno avuto danni da sisma. Per le altre la procedura è a graduatoria e chiude il 31 ottobre.
Un altro bando riguarda gli “Investimenti innovativi delle PMI”, con una disponibilità di 58 milioni di euro per finanziare programmi innovativi di sviluppo aziendale, incentivando il sistema produttivo dei comuni dei due crateri anche attraverso consulenze specialistiche per supportare i processi di innovazione. Anche in questo bando la procedura e i termini sono distinti a seconda che il richiedente abbia avuto o meno un danno da terremoto. Nel caso li abbia avuti si procede prioritariamente a sportello, entro il 14 ottobre, mentre negli altri casi si formerà una graduatoria e la domanda si potrà presentare entro il 31 ottobre.
Il quarto bando finanzia con 40 milioni di euro l’“Avvio, crescita e rientro delle PMI”, e ha l’obiettivo di incentivare la nascita, lo sviluppo e la rilocalizzazione di iniziative di piccole e medie imprese, anche per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità locale, l’attrazione di nuovi imprenditori ed il rientro di quelli già attivi nel territorio del sisma. Anche in questo caso la procedura a sportello, per le imprese danneggiate dal sisma, si chiude entro il 14 ottobre, quella a graduatoria per tutte le altre entro il 31 ottobre.
Ci sono poi altri tre bandi per settori specifici dell’economia locale, che vanno a rispondere a diverse esigenze del tessuto sociale e imprenditoriale. Il primo è quello per il “Sostegno a cultura, turismo, sport”, che con 60 milioni di euro sostiene le iniziative imprenditoriali per lo sviluppo e il consolidamento del settore culturale, creativo, turistico e sportivo, e anche del terzo settore.
Ci sono poi 47 milioni di euro per il bando “Economia circolare e filiere agroalimentari”, che sostiene programmi di investimento finalizzati ad un utilizzo più razionale, efficace e sostenibile delle produzioni agricole, della selvicoltura, dell’allevamento e delle risorse naturali delle aree interessate, attraverso progetti modulari in grado di attivare, consolidare, modernizzare i processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti o di movimentazione e stoccaggio degli stessi. Questi due bandi prevedono una procedura a sportello prioritaria per le imprese che hanno avuto un danno da sisma, con scadenza il 14 ottobre, e una graduatoria per le altre, con scadenza il 31 ottobre.
Infine ci sono 40 milioni di euro per progetti di “Inclusione sociale, cooperazione e terzo settore” per promuovere la nascita, il consolidamento e la crescita di iniziative imprenditoriali da parte di imprese sociali, cooperative di comunità ed enti del terzo settore, così da favorire interventi per l’inclusione, l’innovazione sociale e il rilancio abitativo. La scadenza per partecipare a questo bando è il 31 ottobre.
Il bando per i progetti di “Partenariato speciale per la valorizzazione del patrimonio pubblico”, dal valore di 80 milioni di euro, apre invece il 30 settembre. Mentre è di prossima pubblicazione quello per il “Sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali”, che ha a disposizione 3 milioni di euro.
Sarà infine pubblicato il 20 settembre l’avviso per la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili, per realizzare impianti di produzione di energia pulita e sistemi centralizzati di distribuzione e condivisione di energia e calore da fonti rinnovabili. Possono presentare domanda sia gli enti pubblici che le amministrazioni pubbliche con una sede nei crateri 2009-2016, sia le comunità energetiche in via di
costituzione, con almeno un ente pubblico o pubblica amministrazione all’interno. I progetti saranno valutati, sulla base di una serie di parametri oggettivi, da un apposito Comitato.