Il Polo di Mantenimento delle Armi Leggere di Terni ha accolto una visita istituzionale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello. L’incontro ha confermato il ruolo chiave che il Polo riveste nella logistica militare nazionale, rappresentando una risorsa strategica per l’intero sistema difesa.
Pmal Terni “Eccellenza nazionale”
Erede della storica “Fabbrica d’Armi” fondata 150 anni fa, l’Ente è oggi un centro di eccellenza nazionale e l’unico esempio di logistica interforze per il mantenimento in efficienza dell’armamento individuale e di reparto delle Forze Armate. Alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito – tramite il Comando Trasporti e Materiali – il Polo assicura, grazie all’impegno congiunto di personale militare e civile, il supporto tecnico-logistico sia sul territorio nazionale sia all’estero.
Il Generale di Corpo d’Armata in visita
Accolto dal Direttore dell’Ente, Brigadier Generale Francesco Nasca, il Capo di SME ha preso parte a un briefing illustrativo che ha evidenziato le capacità produttive e di supporto del Polo, con particolare attenzione alla manutenzione, alla rigenerazione delle armi leggere e alla produzione di componenti essenziali per le operazioni militari. Durante la visita alle infrastrutture – tra cui linee di lavorazione e magazzini – il Generale di Corpo d’Armata Masiello ha potuto constatare l’elevato livello di specializzazione, innovazione e dedizione del personale, testimoniando l’importanza del know-how tecnico accumulato nel tempo.
Nel suo indirizzo di saluto ha sottolineato: “Siamo impegnati in uno sforzo corale per rendere l’Esercito sempre più pronto per difendere il nostro Paese, in qualsiasi evenienza. Il lavoro di squadra che guida il vostro agire quotidiano, al fine di efficientare il ciclo di vita dell’armamento individuale e di reparto delle Forze Armate, in tempi in cui la sfida tecnologica aumenta rapidamente e continuamente, vi rende esempio e modello di logistica interforze nonché fieri e degni eredi della storica Fabbrica d’Armi”.