Pm: "Naufragio, evento repentino e improvviso" - Tuttoggi.info

Pm: “Naufragio, evento repentino e improvviso”

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Pm: “Naufragio, evento repentino e improvviso”

Sab, 24/08/2024 - 19:03

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(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - Hanno tentato di salvarsi in tutti i modi, alla ricerca di bolle d'aria. Hanno vagato per diversi minuti da una cabina all'altra mentre il veliero stava affondando, ma alla fine in sette hanno dovuto arrendersi. Perché l'evento "è stato repentino e improvviso". E sono morti annegati nel veliero Bayesian, 56 metri di lunghezza, con un albero maestro di 75 metri. Uno degli yacht più lussuosi al mondo. Per la prima volta, il Procuratore capo di Termini Imerese (Palermo) Ambrogio Cartosio, a distanza di 5 giorni dal naufragio di Porticello (Palermo), parla con la stampa per raccontare i particolari della "gravissima tragedia", come la definisce lui stesso, costata la vita a sette persone, tra cui una ragazza di appena 18 anni, Hannah Lynch, la figlia minore del magnate britannico, morto anche lui. In una affollata conferenza stampa, il capo della Procura, insieme con il giovane pm Raffaele Cammarano, annuncia pubblicamente che, come anticipato dall'Adnkronos nei giorni scorsi, la Procura indaga per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.  

"Al momento - dice- contro ignoti". Ma la situazione potrebbe evolversi già nelle prossime ore. "Siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo", ha poi aggiunto il Procuratore. "Potrebbe anche essere possibile che iscriviamo nel registro gli eventuali indagati prima del recupero del veliero", dice. Oppure, anche prima del conferimento delle autopsie, nei prossimi giorni. 

I magistrati non hanno, infatti, ancora conferito l'incarico delle autopsie sui sette corpi, anche se avverrà molto presto. Ecco il racconto di quella tragica notte nelle parole del Procuratore Cartosio: "Alle 4.38 un razzo rosso ha avvertito la Guardia costiera che c'era un problema a mare- dice - la Guardia costiera con un mezzo nautico è arrivata sul posto ma il veliero era già affondato. C'erano dei naufraghi che sono stati soccorsi da un'altra imbarcazione ancorata a circa 200 metri dal Bayesian. Il comandante della imbarcazione ha soccorso gran parte dei naufraghi. Sette erano scomparsi". Il primo cadavere, quello del cuoco di bordo, Recaldo Thomas, 37enne dell'Antigua, è stato trovato all'alba di lunedì, poche ore dopo il naufragio. "Mancavano all'appello sei passeggeri, la cui identità, è inutile che ce lo nascondiamo, è uno degli elementi principali dell'interesse internazionale, direi mondiale, che c'è sulla vicenda, cioè personaggi di rilievo internazionale nel campo degli affari", dice. Gli altri sei cadaveri sono stati recuperati. Prima quelli del banchiere Jonathan Bloomer e della moglie, dell'avvocato Chris Morvillo e della moglie.  

Poi "due giorni fa è stato recuperato il corpo dell'imprenditore Michael Lynch e ieri quello della figlia di Lynch, Hannah di 18 anni. Una ragazza il cui volto angelico ha commosso tutti. Una tragedia gravissima". I primi 5 corpi sono stati trovati nella prima cabina sul lato sinistro e l'ultimo corpo nella terza cabina sempre sul lato sinistro. "Il naufragio è stata una tragedia gravissima nell'ambito della quale abbiamo, però, avuto la fortuna di avere la collaborazione di alcuni reparti dei vigili del fuoco che hanno avuto un coraggio eccezionale, compiendo operazioni per niente facili, sono i reparti degli speleo sommozzatori. Alla struttura va il nostro ringraziamento e il massimo riconoscimento per il valore dimostrato. Così come alla Guardia Costiera e alle altre forze dell'ordine", prosegue Cartosio. 

Poi, entrando più nello specifico dell'inchiesta, il magistrato, rispondendo alle domande dei giornalisti arrivati da tutto il mondo - presenti dal Times londinese al Ny Times, al Financial Times, a Bloomberg e The Guardian, oltre ai media italiani - ha ribadito che "al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera - ha aggiunto - In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero". Le domande arrivano a decine. Intanto è vero che il portellone del tender fosse aperto per errore? "Non possiamo confermare se c'erano i portelloni aperti. Non vi saranno dichiarazioni su quello che al momento hanno visto i sommozzatori. Possono essere informazioni che devono essere confermate da una seconda verifica", ha detto il giovane pm Cammarano. Che poi ha aggiunto: "i membri dell'equipaggio non sono stati sottoposti ad alcoltest e drug test. Erano molto provati sotto choc e necessitavano di cure".  

Ma perché a salire sulla scialuppa per primi sono stati quelli dell'equipaggio, compreso il capitano, e non i passeggeri, come prevede la prassi? "Probabilmente i passeggeri stavano dormendo, per questo sono rimasti in cabina. Su questo stiamo ancora indagando in base al racconto dei superstiti", ha spiegato Cammarano. "I passeggeri morti trovati nella stessa cabina di sinistra non dormivano tutti in quel locale", ha aggiunto Cammarano, ipotizzando che forse le vittime "cercavano bolle d'aria". Gli inquirenti stanno cercando di appurare questo passaggio incrociando le testimonianze dei sopravvissuti. Intanto oggi pomeriggio, come si apprende, Angela Barcares, la moglie del magnate britannico Mike Lynch, ha lasciato l'hotel Domina Zagarella che la ospitava dal giorno della tragedia. Con lei lasciano l'albergo altri ospiti della barca a vela. Sei in tutto. Restano i componenti dell'equipaggio sopravvissuti al naufragio. Non si sa se la vedova di Lynch lascerà l'italia. 

"Noi siamo vicini alle famiglie che hanno subito questo lutto", dice Cartosio, che poi aggiunge: "Sarebbe ancora più doloroso se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia, questo lutto terribile, è stata causata da comportamenti non perfettamente in ordine con le responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione". Cartosio ha anche spiegato il lungo silenzio con i media di tutto il mondo: "In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande che mi sono state rivolte dai giornalisti, ma l'ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché l'articolo 5 del decreto 106 del 2006, così come modificato da una legge del 2012, vieta al Procuratore della Repubblica di rilasciare dichiarazioni alla stampa se non in due modalità: o il comunicato stampa o la conferenza stampa. Personalmente ho criticato la legge in più occasioni, a mio avviso questa legge crea ostacoli notevoli all'attività della libera informazione. Ma credo che tutti i cittadini, più ancora i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire rispondere alle vostre domande. Spero ci sia comprensione".  

Il comandante della Capitaneria di porto di Palermo, l'ammiraglio Raffaele Macauda ha poi spiegato che "è intenzione della proprietà del Bayesian recuperare il relitto". "In collegamento con la procura hanno manifestato la volontà di recuperare l'imbarcazione, c'è la disponibilità, con i tempi tecnici necessari, a recuperare l'imbarcazione", ha detto Macauda in conferenza stampa. Che poi ha fatto sapere: "E' necessario un piano di recupero circa le modalità da utilizzare per portare a galla il veliero. Un piano da presentare all'autorità marittima. Preliminarmente devono essere svuotati i serbatoi". 

Poi, tornando alla notte di domenica, l'ammiraglio ha spiegato: "Il veliero poteva stare in rada in quella zona. Del resto per quella sera non c'era un'allerta di burrasca". Rispondendo invece alla domanda di una cronista che gli ha chiesto se il dispositivo di soccorso fosse stato lo stesso se si fosse trattato di un barcone di migranti, Macauda ha replicato: "Il dispositivo di soccorso è uguale per tutti, la Guardia costiera non fa alcuna distinzione tra le persone, né del colore della pelle. Se al posto del veliero ci fosse stato un barcone di migranti avremmo fatto la stessa cosa. Voglio ricordare che a Lampedusa abbiamo recuperato corpi a 60 metri per restituirli ai familiari".  

Il Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra, ha parlato dell'affondamento del veliero, spiegando che "la nave è affondata prima di poppa e poi si è adagiata sul lato. Abbiamo trovato i corpi nelle cabine sul lato sinistro quello che è stato invaso per ultimo dall'acqua. Cinque corpi li abbiamo trovati nella prima cabina sul lato sinistro l'ultima vittima nella terza cabina. Nel veliero c'erano sei cabine tre nel lato destro e tre nel lato sinistro".  

Il pm Cammarano ha ribadito che si è "trattato di un evento repentino e improvviso". "Al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera - ha aggiunto - In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero". Poi in un secondo momento della conferenza stampa ha aggiunto: "Il veliero non si è inabissato in maniera improvvisa. In quei minuti le condizioni del tempo sono peggiorate in maniera esponenziale, sarà molto importante capire le tempistiche. E' un accertamento che richiede un controllo incrociato. Sarà importante analizzare la cabina di comando, sono accertamenti da fare e al momento non possiamo rispondere con ragionevole certezza". E presto il capitano del veliero James Catfield sarà risentito dai magistrati. "Dovremmo ancora fargli delle domande e ci aspettiamo che prima di lasciare l'Italia attenda l'esito degli accertamenti", ha aggiunto Cartosio. Per il quale "per la conclusione delle indagini sarà fondamentale il recupero del relitto ai fini dell'accertamento delle responsabilità. Ma il passaggio del fascicolo dal registro ignoti a noti non dipende solo dal recupero del veliero, ma da tutta una serie di accertamenti e valutazioni che vanno fatte: potrebbe succedere che iscriviamo qualcuno nel registro degli indagati anche molto prima del recupero del veliero". E ha aggiunto: "L'equipaggio del veliero Bayesian non è obbligato a restare in Sicilia, non c'è alcun obbligo di legge. Ma i membri dell'equipaggio devono dare la massima disponibilità per essere risentiti". 

Insomma, sono ancora numerosi i punti interrogativi su quello che è accaduto alle 4.38 di lunedì 19 agosto nelle acqua antistanti Porticello. E le prime risposte potrebbero arrivare direttamente dal relitto che per è adagiato sul fianco destro a 50 metri di profondità.  

(Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – Hanno tentato di salvarsi in tutti i modi, alla ricerca di bolle d’aria. Hanno vagato per diversi minuti da una cabina all’altra mentre il veliero stava affondando, ma alla fine in sette hanno dovuto arrendersi. Perché l’evento “è stato repentino e improvviso”. E sono morti annegati nel veliero Bayesian, 56 metri di lunghezza, con un albero maestro di 75 metri. Uno degli yacht più lussuosi al mondo. Per la prima volta, il Procuratore capo di Termini Imerese (Palermo) Ambrogio Cartosio, a distanza di 5 giorni dal naufragio di Porticello (Palermo), parla con la stampa per raccontare i particolari della “gravissima tragedia”, come la definisce lui stesso, costata la vita a sette persone, tra cui una ragazza di appena 18 anni, Hannah Lynch, la figlia minore del magnate britannico, morto anche lui. In una affollata conferenza stampa, il capo della Procura, insieme con il giovane pm Raffaele Cammarano, annuncia pubblicamente che, come anticipato dall’Adnkronos nei giorni scorsi, la Procura indaga per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.  

“Al momento – dice- contro ignoti”. Ma la situazione potrebbe evolversi già nelle prossime ore. “Siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo”, ha poi aggiunto il Procuratore. “Potrebbe anche essere possibile che iscriviamo nel registro gli eventuali indagati prima del recupero del veliero”, dice. Oppure, anche prima del conferimento delle autopsie, nei prossimi giorni. 

I magistrati non hanno, infatti, ancora conferito l’incarico delle autopsie sui sette corpi, anche se avverrà molto presto. Ecco il racconto di quella tragica notte nelle parole del Procuratore Cartosio: “Alle 4.38 un razzo rosso ha avvertito la Guardia costiera che c’era un problema a mare- dice – la Guardia costiera con un mezzo nautico è arrivata sul posto ma il veliero era già affondato. C’erano dei naufraghi che sono stati soccorsi da un’altra imbarcazione ancorata a circa 200 metri dal Bayesian. Il comandante della imbarcazione ha soccorso gran parte dei naufraghi. Sette erano scomparsi”. Il primo cadavere, quello del cuoco di bordo, Recaldo Thomas, 37enne dell’Antigua, è stato trovato all’alba di lunedì, poche ore dopo il naufragio. “Mancavano all’appello sei passeggeri, la cui identità, è inutile che ce lo nascondiamo, è uno degli elementi principali dell’interesse internazionale, direi mondiale, che c’è sulla vicenda, cioè personaggi di rilievo internazionale nel campo degli affari”, dice. Gli altri sei cadaveri sono stati recuperati. Prima quelli del banchiere Jonathan Bloomer e della moglie, dell’avvocato Chris Morvillo e della moglie.  

Poi “due giorni fa è stato recuperato il corpo dell’imprenditore Michael Lynch e ieri quello della figlia di Lynch, Hannah di 18 anni. Una ragazza il cui volto angelico ha commosso tutti. Una tragedia gravissima”. I primi 5 corpi sono stati trovati nella prima cabina sul lato sinistro e l’ultimo corpo nella terza cabina sempre sul lato sinistro. “Il naufragio è stata una tragedia gravissima nell’ambito della quale abbiamo, però, avuto la fortuna di avere la collaborazione di alcuni reparti dei vigili del fuoco che hanno avuto un coraggio eccezionale, compiendo operazioni per niente facili, sono i reparti degli speleo sommozzatori. Alla struttura va il nostro ringraziamento e il massimo riconoscimento per il valore dimostrato. Così come alla Guardia Costiera e alle altre forze dell’ordine”, prosegue Cartosio. 

Poi, entrando più nello specifico dell’inchiesta, il magistrato, rispondendo alle domande dei giornalisti arrivati da tutto il mondo – presenti dal Times londinese al Ny Times, al Financial Times, a Bloomberg e The Guardian, oltre ai media italiani – ha ribadito che “al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera – ha aggiunto – In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero”. Le domande arrivano a decine. Intanto è vero che il portellone del tender fosse aperto per errore? “Non possiamo confermare se c’erano i portelloni aperti. Non vi saranno dichiarazioni su quello che al momento hanno visto i sommozzatori. Possono essere informazioni che devono essere confermate da una seconda verifica”, ha detto il giovane pm Cammarano. Che poi ha aggiunto: “i membri dell’equipaggio non sono stati sottoposti ad alcoltest e drug test. Erano molto provati sotto choc e necessitavano di cure”.  

Ma perché a salire sulla scialuppa per primi sono stati quelli dell’equipaggio, compreso il capitano, e non i passeggeri, come prevede la prassi? “Probabilmente i passeggeri stavano dormendo, per questo sono rimasti in cabina. Su questo stiamo ancora indagando in base al racconto dei superstiti”, ha spiegato Cammarano. “I passeggeri morti trovati nella stessa cabina di sinistra non dormivano tutti in quel locale”, ha aggiunto Cammarano, ipotizzando che forse le vittime “cercavano bolle d’aria”. Gli inquirenti stanno cercando di appurare questo passaggio incrociando le testimonianze dei sopravvissuti. Intanto oggi pomeriggio, come si apprende, Angela Barcares, la moglie del magnate britannico Mike Lynch, ha lasciato l’hotel Domina Zagarella che la ospitava dal giorno della tragedia. Con lei lasciano l’albergo altri ospiti della barca a vela. Sei in tutto. Restano i componenti dell’equipaggio sopravvissuti al naufragio. Non si sa se la vedova di Lynch lascerà l’italia. 

“Noi siamo vicini alle famiglie che hanno subito questo lutto”, dice Cartosio, che poi aggiunge: “Sarebbe ancora più doloroso se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia, questo lutto terribile, è stata causata da comportamenti non perfettamente in ordine con le responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione”. Cartosio ha anche spiegato il lungo silenzio con i media di tutto il mondo: “In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande che mi sono state rivolte dai giornalisti, ma l’ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché l’articolo 5 del decreto 106 del 2006, così come modificato da una legge del 2012, vieta al Procuratore della Repubblica di rilasciare dichiarazioni alla stampa se non in due modalità: o il comunicato stampa o la conferenza stampa. Personalmente ho criticato la legge in più occasioni, a mio avviso questa legge crea ostacoli notevoli all’attività della libera informazione. Ma credo che tutti i cittadini, più ancora i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire rispondere alle vostre domande. Spero ci sia comprensione”.  

Il comandante della Capitaneria di porto di Palermo, l’ammiraglio Raffaele Macauda ha poi spiegato che “è intenzione della proprietà del Bayesian recuperare il relitto”. “In collegamento con la procura hanno manifestato la volontà di recuperare l’imbarcazione, c’è la disponibilità, con i tempi tecnici necessari, a recuperare l’imbarcazione”, ha detto Macauda in conferenza stampa. Che poi ha fatto sapere: “E’ necessario un piano di recupero circa le modalità da utilizzare per portare a galla il veliero. Un piano da presentare all’autorità marittima. Preliminarmente devono essere svuotati i serbatoi”. 

Poi, tornando alla notte di domenica, l’ammiraglio ha spiegato: “Il veliero poteva stare in rada in quella zona. Del resto per quella sera non c’era un’allerta di burrasca”. Rispondendo invece alla domanda di una cronista che gli ha chiesto se il dispositivo di soccorso fosse stato lo stesso se si fosse trattato di un barcone di migranti, Macauda ha replicato: “Il dispositivo di soccorso è uguale per tutti, la Guardia costiera non fa alcuna distinzione tra le persone, né del colore della pelle. Se al posto del veliero ci fosse stato un barcone di migranti avremmo fatto la stessa cosa. Voglio ricordare che a Lampedusa abbiamo recuperato corpi a 60 metri per restituirli ai familiari”.  

Il Comandante dei Vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra, ha parlato dell’affondamento del veliero, spiegando che “la nave è affondata prima di poppa e poi si è adagiata sul lato. Abbiamo trovato i corpi nelle cabine sul lato sinistro quello che è stato invaso per ultimo dall’acqua. Cinque corpi li abbiamo trovati nella prima cabina sul lato sinistro l’ultima vittima nella terza cabina. Nel veliero c’erano sei cabine tre nel lato destro e tre nel lato sinistro”.  

Il pm Cammarano ha ribadito che si è “trattato di un evento repentino e improvviso”. “Al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera – ha aggiunto – In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero”. Poi in un secondo momento della conferenza stampa ha aggiunto: “Il veliero non si è inabissato in maniera improvvisa. In quei minuti le condizioni del tempo sono peggiorate in maniera esponenziale, sarà molto importante capire le tempistiche. E’ un accertamento che richiede un controllo incrociato. Sarà importante analizzare la cabina di comando, sono accertamenti da fare e al momento non possiamo rispondere con ragionevole certezza”. E presto il capitano del veliero James Catfield sarà risentito dai magistrati. “Dovremmo ancora fargli delle domande e ci aspettiamo che prima di lasciare l’Italia attenda l’esito degli accertamenti”, ha aggiunto Cartosio. Per il quale “per la conclusione delle indagini sarà fondamentale il recupero del relitto ai fini dell’accertamento delle responsabilità. Ma il passaggio del fascicolo dal registro ignoti a noti non dipende solo dal recupero del veliero, ma da tutta una serie di accertamenti e valutazioni che vanno fatte: potrebbe succedere che iscriviamo qualcuno nel registro degli indagati anche molto prima del recupero del veliero”. E ha aggiunto: “L’equipaggio del veliero Bayesian non è obbligato a restare in Sicilia, non c’è alcun obbligo di legge. Ma i membri dell’equipaggio devono dare la massima disponibilità per essere risentiti”. 

Insomma, sono ancora numerosi i punti interrogativi su quello che è accaduto alle 4.38 di lunedì 19 agosto nelle acqua antistanti Porticello. E le prime risposte potrebbero arrivare direttamente dal relitto che per è adagiato sul fianco destro a 50 metri di profondità.  

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