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Plateatico Piccolo diventa Piazzale Rita Atria. Foligno ricorda vittime della mafia

fa. mu.

Quasi 900 nomi letti uno ad uno, 900 vittime della mafia, qualche nome tristemente noto, la maggior parte degli altri nomi ancora più tristemente sconosciuti. Il primo a leggere una parte di questi nomi è stato, ovviamente, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. Tra i nomi delle vittime, oltre ai più conosciuti Falcone, Borsellino e Giuseppe Impastato, è stata nominata anche Rita Atria, giovanissima vittima di mafia a cui è stata dedicata il cosiddetto piazzale Plateatico Piccolo.
La celebrazione si è tenuta questa mattina, il primo giorno di primavera, stagione simbolo della speranza che rinasce. Il 21 marzo, giorno della Memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime di Mafia. Questa mattina, centinaia di ragazze e ragazzi si sono riuniti a Foligno, in quella che, da oggi, grazie all'iniziativa di Libera e alla sensibilità del Comune di Foligno, si chiama Piazza Rita Atria, testimone di giustizia e vittima di Mafia. Un nome che si lega così ad un luogo che è dei giovani folignati, uno spazio collocato al centro del polo scolastico cittadino, in cui oggi centinaia di ragazze, ragazzi, donne e uomini hanno letto ed ascoltato tutti i nomi (oltre 800) delle vittime di mafia.
Al termine della lettura dei nomi accompagnata da una struggente musica di violino in sottofondo, il primo a parlare è stato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti. Questi ha innanzitutto ricordato come l’Umbria sia stata la prima regione d’Italia ad istituire il Giorno della Memoria per le Vittime della Mafia. Da qui il sindaco ha sottolineato ai ragazzi presenti quanto sia importante sensibilizzare ed educare alla legalità, perché la mafia non è prerogativa esclusiva delle regioni notoriamente identificate con tale fenomeno. Oltre a ricordare Pio La Torre a cui è stata intitolata la sala conferenze del Comune, Nando Mismetti ha anticipato che le iniziative di Foligno dedicate alle vittime di mafia non si fermeranno con Piazza Rita Adria, ma nei prossimi giorni un’altra area della città sarà dedicata a Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948.
Di seguito, i ragazzi e le ragazze del liceo scientifico Alessi di Perugia hanno raccontato, con parole e musica, Rita Atria, giovanissima collaboratrice di giustizia, ribellatasi al sistema mafioso con grande coraggio, dopo l'uccisione del padre e del fratello, per aiutare Paolo Borsellino nella sua battaglia contro Cosa Nostra, e per questo abbandonata dalla sua stessa famiglia, schiava delle logiche mafiose. Dopo la morte del giudice nella strage di via D'Amelio, Rita decise di togliersi la vita, gettandosi da un balcone, ma non prima di ricordare a tutte e tutti che “forse, se ognuno di noi proverà a cambiare, forse ce la faremo”.
“Splendida giornata oggi a Foligno – commenta Walter Cardinali, coordinatore di Libera Umbria – una giornata che rappresenta solo la prima tappa di una rivoluzione della toponomastica regionale. Vogliamo fondare sulla memoria il nostro futuro, perché memoria e impegno solo le due gambe su cui deve camminare la nostra comunità”.
Unica nota stonata, sottolinea Libera, la totale assenza alla manifestazione della Regione Umbria e, in particolare, della Commissione regionale antimafia.