Spoleto

Più valore per la Fattoria Sociale Spoleto | La soddisfazione della Cooperativa

Giornata di soddisfazione per la Fattoria sociale Crescono le attività della cooperativa agricola e sociale anche grazie al finanziamento del bando PSR 2014/2020 Il 25 febbraio è stata una giornata molto importante per la Cooperativa agricola e sociale Fattoria sociale di Spoleto.

Due gli appuntamenti importanti che si sono svolti: il sopralluogo da parte della Regione Umbria per la verifica del finanziamento Programma Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014 /2020 (misura 6, Intervento 6.4.1) e la conclusione del corso di formazione per la guida del trattore acquistato grazie ai fondi INAIL.

La partecipazione al PSR ha permesso alla Cooperativa Fattoria Sociale di sviluppare le attività di fattoria sociale. Diverse le opere di miglioramento che grazie al finanziamento sono state apportate: il miglioramento strutturale del casale di Protte ad esempio ha visto la ristrutturazione del fabbricato con l’eliminazione delle barriere architettoniche (con la tra le altre cose la creazione di un ascensore) e il rifacimento del piazzale e il miglioramento degli spazi esterni e interventi relativi al risparmio energetico con l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Inoltre è stata realizzata una APP (un applicativo informatico per smartphone) per la presentazione e commercializzazione dei prodotti agricoli della fattoria utilizzabile dai ragazzi con disabilità oltre all’acquisto di diverse attrezzature utili alle attività di fattoria sociale (cella frigorifera, confezionatrice, forno a microonde etc.).

Dalla sua nascita, nel 2013, ad oggi le attività della Cooperativa Fattoria sociale si sono arricchite e migliorate. Una quindicina i ragazzi con disabilità e autismo che giornalmente frequentano la Fattoria sociale di Protte per svolgere attività di agricoltura sociale: dalla cura degli animali (asini, galline, tacchini e gatti) alla raccolta di ortaggi; dalla trasformazione dei cibi nel laboratorio alimentare al servizio di ristorazione alla “Trattoria sociale”.

Sono principalmente quattro le aree che anche grazie al finanziamento regionale sono state curate ed implementate: attività di pet therapy, laboratori alimentari di trasformazione dei cibi, gestione degli ordini di prodotti agricoli attraverso un applicativo informatico, servizi di degustazione e ristorazione. Tutte queste attività riguardano in prima persona i ragazzi che frequentano la fattoria e che grazie a queste riescono ad acquisire competenze e capacità non solo pratiche ma anche relazionali, conoscenze che li aiutano a farsi includere nella società. Al sopralluogo regionale quest’oggi si è aggiunta la conclusione di un percorso formativo che ha visto gli operatori della fattoria impegnati nel conseguimento della patente per la guida del trattore acquistato grazie ai fondi INAIL.

La parte prettamente sociale delle attività della Fattoria sociale va infatti ad intrecciarsi e completarsi con quella agricola che vede ogni giorno impegnati gli operatori nella coltivazione dell’orto e la produzione di ortaggi, legumi e cereali. Il tutto con un’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Il mezzo agricolo acquistato è infatti un trattore dalle caratteristiche innovative con emissioni a basso impatto.

“Sono molto soddisfatto e felice del progetto Fattoria sociale – ha affermato il giovane presidente della cooperativa Marco Pennacchi -, la fattoria è un luogo di inclusione e di produzione. Oltre ad essere un Fattoria Sociale posto molto bello è una realtà in continua crescita che oggi ci fa essere orgogliosi di svolgere questo lavoro e a me in particolare di esserne il presidente”.

Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza il lavoro di tutti i soci e dipendenti della Fattoria sociale, al sostegno della Cooperativa sociale Il Cerchio, delle istituzioni locali, al supporto di Marco Corvelli e Luca Diotallevi per la gestione dei finanziamenti, ma soprattutto all’impegno e la disponibilità di validi collaboratori come il geometra Luca Antonini e gli agronomi Leopoldo Farinelli e Roberto Mesca ai quali va un grande ringraziamento.