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Più potere agli ausiliari della sosta: in arrivo altre multe

Più multe in arrivo per gli automobilisti che transitano e soprattutto sostano in città. Sarà questo l’effetto della norma in arrivo che aumenterà i poteri degli ausiliari della sosta. Una riforma la cui discussione, in Parlamento, sembra prendere una direzione contraria a quella sulla quale, un anno fa, si erano espresse favorevolmente le associazioni dei Consumatori.

Una riforma che passa attraverso il ddl per la modifica dell’articolo 12 del Codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, “concernente l’esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone”. La norma presentata un anno fa in Commissione Trasporti della Camera mirava a contenere i poteri degli ausiliari privati della sosta, così come sancito dalla Corte di Cassazione.

Ma ora l’emendamento “Proposta di Riformulazione 8.02 Gariglio”, inserito nella legge di riforma del Codice della Strada, che ha già ha avuto parere favorevole di Governo e maggioranza durante l’esame nella Commissione Trasporti, va in direzione opposta.

In pratica, l’emendamento trasforma in pubblici ufficiali i dipendenti privati delle società di parcheggio e di trasporto pubblico e dà loro mano libera per poter elevare multe per divieto di sosta al di fuori di quelle che, fino ad oggi, sono state le loro competenze e i loro giustificati limiti. Esattamente il contrario di quello su cui i Consumatori erano stati chiamati ad esprimersi lo scorso novembre.

Il comma 5 del nuovo emendamento, inoltre, apre alle società di parcheggi privati in concessione e di trasporti pubblici il comparto molto  ricco del recupero dei pagamenti.

Adiconsum, in particolare, esprime preoccupazione e disagio per questa norma che considerando già l’aumento del numero di multe per violazione del Codice della Strada di quasi l’81% negli ultimi dieci anni, non sempre legato alla sicurezza stradale, potrebbe appesantire ulteriormente i bilanci degli automobilisti-consumatori.

Un problema che potrebbe essere molto sentito in Umbria, dove la gestione di parcheggi e strisce blu è spesso affidata a società esterne che, per fare cassa, mettono all’opera gli ausiliari della sosta.