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PISCINE AGRITURISMI: IL PD CONTESTA LE NORME TROPPO RIGIDE

“In un momento di crisi come questo, imporre alle strutture agrituristiche umbre norme così rigide sugli impianti natatori e sulla loro gestione, è una scelta dannosa che reca uno svantaggio competitivo al settore turistico”. Luigi Masci, vicepresidente del gruppo Pd alla Regione Umbria, ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale sulle “problematiche inerenti alle disposizioni in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio”. La normativa riguarda anche gli impianti inseriti nelle strutture agrituristiche. “Gli adeguamenti richiesti – spiega Masci – obbligano gli operatori a realizzare vasche con limiti di profondità e di superficie molto stringenti. In alcuni casi, l'omologazione della struttura risulta possibile solo smantellando gli impianti non più a norma e la loro riedificazione ex novo. Si tratta di investimenti molto onerosi – sottolinea il consigliere Pd – e per chi non si adegua, riducendo la profondità delle proprie piscine, l'unica strada è quella di dotarsi di un assistente bagnante: un costo di gestione che pochi agriturismi possono permettersi senza un aggravio dei prezzi”. Masci punta anche il dito verso alcune incongruenze presenti nelle leggi regionali di regolazione del settore: “la normativa vigente in materia di agriturismo ha consentito di realizzare fino al 2006 piscine senza limiti di profondità; adesso, invece, si propone una paradossale marcia indietro. Sono certo – prosegue – che la Giunta regionale vorrà venire incontro agli operatori del settore agrituristico regionale, una perla del turismo umbro che deve essere sostenuta ed incentivata. Senza rinunciare alla sicurezza, ma trovando tra diverse istanze un punto di incontro votato al buonsenso”. “La grave crisi economica in atto – conclude il vicepresidente del gruppo Pd – richiede lungimiranza e la Regione è tenuta a rispondere tempestivamente a questa esigenza”.