Politica

Piscina Unità Spinale Perugia inutilizzata da 10 anni, caso all’attenzione del ministro Grillo

Da oltre 10 anni presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia è presente una piscina di riabilitazione per i pazienti con lesione al midollo spinale di origine traumatica e non. Ma tale struttura a servizio dell’Unità spinale unipolare non è stata mai usata. Per questo il deputato del Movimento 5 stelle Filippo Gallinella ha interessato il ministero della Salute con un’interrogazione, “considerando anche che la struttura in questione è una delle poche presenti sul territorio nazionale (esistono solamente 11 strutture di questo genere in Italia)”.

Del caso qualche mese fa si era occupata anche la trasmissione Striscia la Notizia (qui il video)

Ora arriva la replica a firma del ministro Giulia Grillo al parlamentare umbro.

“Il trasferimento della S.c. Unità Spinale Unipolare nell’attuale sede – ripercorre il ministro della Salute nella sua risposta – è stato effettuato nel dicembre 2007. I locali del nuovo complesso ospedaliero non sono stati realizzati dall’Azienda Ospedaliera di Perugia, ma dal Consorzio Umbra Salute, concessionario per la Regione. La piscina è stata costruita all’interno di una variante al progetto iniziale dei lavori approvata nel 2005. Al momento del trasferimento, i lavori di realizzazione di quest’ultima erano ancora in corso. Inoltre, a seguito del riempimento della vasca, si sono presentati problemi di tenuta, che la ditta costruttrice ha risolto nel maggio del 2009, rendendo disponibile l’impianto.

Le attività sanitarie presso la vasca terapeutica non sono state attivate anche per l’elevato costo di messa in funzione e gestione. In tale contesto, si precisa che, a tutt’oggi, l’esercizio assistito in acqua, l’idromassoterapia, la ginnastica vascolare in acqua, ecc. sono prestazioni extra LEA, per le quali non è stato previsto alcuno specifico finanziamento su mandato dell’Azienda Ospedaliera. Detta Azienda sta valutando la possibilità di affidare la gestione dell’impianto a soggetti esterni aventi i requisiti, facendosi carico unicamente degli oneri relativi all’attività riabilitativa per pazienti ricoverati. Si aggiunge, per completezza d’informazione, – conclude il ministro – che, nel corso degli ultimi anni, alcune Associazioni di Volontariato e/o Cooperative sociali hanno richiesto dei sopralluoghi per avanzare una proposta di gestione dell’impianto ma, ad oggi, non è stata concretizzata nessuna offerta”.

“In realtà, molte associazioni regionali, tra cui il Comitato paralimpico umbro, – evidenzia Filippo Gallinella – si sono attivate per offrire soluzioni, stanziando anche fondi che permetterebbero una cogestione del centro riabilitativo, dato che l’Azienda ospedaliera regionale ha dichiarato di non avere risorse finanziarie sufficienti. Alla luce di tutto ciò – conclude il deputato umbro – l’auspicio è che ora sia la Regione Umbria ad intervenire per risolvere una volta per tutte questa annosa questione, poiché la garanzia di un ciclo riabilitativo completo rappresenta una priorità per la tutela della salute dei cittadini”.

Della situazione di abbandono della piscina riabilitativa si era occupato anche il Comune di Perugia, con un sopralluogo tre anni fa effettuato dalla IV Commissione consiliare su proposta del consigliere Carmine Camicia.