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Piscina per la riabilitazione pronta da 10 anni ma mai utilizzata | Sopralluogo della Commissione

Un sopralluogo dei consiglieri della IV Commissione Cultura del Comune di Perugia all’Unità spinale del Santa Maria della Misericordia per verificare di persona lo stato della piscina per la riabilitazione, realizzata e mai utilizzata.

Il tema era stato sollevato dal consigliere comunale Carmine Camicia che ha spiegato: Il mancato funzionamento di questa struttura pronta da 10 anni e mai utilizzata,  è una scelta politica fatta sulla pelle dei pazienti. Dobbiamo intervenire sia per dar loro una opportunità, sia per capire dove stanno le responsabilità per lo spreco di denaro pubblico. Realizzare un’opera come questa e poi non metterla a disposizione di chi ne ha bisogno è un atto non solo da censurare ma da perseguire”.

Al sopralluogo erano presenti, insieme ai consiglieri, i tecnici dell’Azienda Ospedaliera, Marco Ercolanelli e l’Arch. Anna Di Clemente, il primario dell’Unità spinale, la dott.ssa Maschke, la responsabile della Riabilitazione, dott.ssa Bambagioni, e Raffaele Goretti, Coordinatore del Progetto Fondazione Serena Olivi-FAIP (Federazione Italiana delle Associazioni Para-Tetraplegici).

Raffaele Goretti ha spiegato ai commissari che la piscina è stata realizzata in maniera non conforme alle sue funzioni, per questo non è mai stata utilizzata. “Necessita di una riorganizzazione complessiva –ha detto- e ci vogliono intorno ai 70/80.000 euro per renderla agibile. Il Comitato Paraolimpico, peraltro, ha stanziato 12.000 per l’arredamento della piscina per la pratica dello sport, ma non abbiamo potuto spenderli per evidenti motivi.”

Di errore di fondo hanno parlato i consiglieri Piero Sorcini (F.I.) ed Emanuele Scarponi (NCD), che hanno sollevato la questione dell’approvazione di un progetto che non era conforme già al momento della nascita, malgrado sia stato collaudato.

Al termine del sopralluogo, il presidente della IV Commissione Michelangelo Felicioni ha concordato con i commissari di riaggiornare il dibattito alla prossima seduta, per poi procedere alla votazione dell’odg di Camicia, che lo ricordiamo, invita l’Amministrazione ad attivarsi nei confronti della Regione affinchè metta in condizione pazienti ed équipe medica di poter fruire della piscina.

E ancora Camicia: “Non volerla utilizzare è stata una scelta politica sia della Regione sia della direzione ospedaliera, scelta che contrasta con le esigenze di circa 500 ammalati che avrebbero necessità di effettuare la riabilitazione in acqua. Dopo avere constatato l’ennesimo spreco di risorse pubbliche il sottoscritto invierà a breve un esposto agli organi preposti e al Ministero della Sanità, nel contempo la commissione,  quanto prima impegnerà il Sindaco, responsabile della salute pubblica, a chiedere alla Presidente Marini d’intervenire personalmente affinché l’unità spinale possa finalmente utilizzare la piscina per effettuare la riabilitazione in acqua”.