La struttura di Gualdo Tadino è chiusa dallo scorso 8 febbraio per un guasto alla centrale termica, Presciutti "Rottura anomala per un impianto con soli 4 anni di vita"
“Una rottura irreparabile della centrale termica”. Questa la causa “ufficiale”, addotta dal gestore ‘Azzurra’, per la quale la piscina comunale di Gualdo Tadino è chiusa ormai dallo scorso 8 febbraio “fino a data da destinarsi”.
Il caso del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento – che giocoforza ha costretto gli utenti e gli sportivi ad “emigrare” verso le altre piscine dei Comuni limitrofi – è stato portato in Consiglio comunale direttamente dal sindaco Massimiliano Presciutti.
Durante le comunicazioni il primo cittadino ha riferito ai consiglieri la comunicazione del gestore, giudicandolo però “un guasto alquanto anomalo dato che l’impianto ha solo 4 anni di vita. Ecco perché dovremo prima risalire alle cause di questo danno”.
“Prima di questo imprevisto – aggiunge Presciutti – ci eravamo già confrontati con il gestore relativamente all’aumento dei prezzi dovuti al caro energia. E pur di mantener aperta la piscina ci eravamo detti disponibili ad accollarci il 50% dei sovraccosti certificati rispetto alle bollette dello stesso periodo dell’anno precedente. Ciò non ha poi avuto seguito perché due giorni dopo la piscina è stata chiusa per i motivi sopracitati”.
Presciutti ha quindi annunciato che entro martedì 1 marzo ci sarà un confronto fra strutture tecniche del Comune (“che sono già andate a visionare la centrale termica danneggiata”), gestore, ditta installatrice dell’impianto e direttore dei lavori, “per arrivare a capire le ragioni che hanno portato a questo blackout”.
Nel frattempo il sindaco ha anche comunicato che, “per mitigare più possibile il disagio per utenti e giovani sportivi che si allenano nella piscina gualdese, abbiamo reso disponibile per quest’ultimi un servizio di trasporto che li conduca alla struttura di Gubbio (scelta dalla polisportiva Aretè)”.