L'ufficiale giudiziario di Spoleto ha proceduto nei giorni scorsi a pignorare una cucina della scuola d'alta cucina diretta dal noto chef Gianfranco Vissani. Vale da subito chiarire che l'atto giudiziario non sembra coinvolgere la scuola del presidente Torquato Novelli ma bensì una delle aziende che sostengono la stessa, Sapori d'Italia di Gino Italiani.Quest'ultima infatti ha in corso una vertenza con un proprio fornitore, lo stesso che avrebbe venduto la cucina installata nella scuola sita a Villa Redenta. In un primo momento il pignoramento aveva previsto anche una seconda “attrezzatura” di proprietà dell'istituto culinario: l'avvocato Marco Barbatelli, legale della scuola, ha però dimostrato che quel materiale non doveva rientrare nella vertenza e ne ha così ottenuto la restituzione. E' probabile quindi che a breve la cucina, sembra una francese Mantencor, possa finire all'asta. E sono già diversi i ristoratori spoletini che, appresa la notizia che ha fatto il giro della città, sono pronti a fare la loro offerta pur di avere quell’attrezzatura.
Bocche cucite fra i vertici della scuola: non parla il presidente Novelli e preferisce non parlare l'assessore Patrizia Cristofori che siede nel CdA in rappresentanza del Comune di Spoleto. Certo è che questa vicenda pone nuovamente l'attenzione sull'Istituto, al quale partecipa anche la Provincia di Perugia, che non ha certo spiccato finora per numero di iniziative. E c’è già chi pensa che sia arrivato il momento di cambiare strategia.
CC