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Pietralunga, INAUGURATA LA TARGA ALLE MEDAGLIE D’ORO UMBRE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE

I gonfaloni istituzionali e i tricolori delle associazioni partigiane e combattentistiche sono schierati. I ragazzi delle scuole osservano incuriositi. Quando nell’aria la tromba diffonde le note del “silenzio” e il picchetto d’onore scatta sull’attenti, i partigiani Francesco Innamorati e Gian Paolo Loreti, presidenti rispettivamente dell’Anpi Comitato provinciale di Perugia e dell’Anpi Spoleto, sollevano il telo rosso che copre i nomi di sedici eroi. A Pietralunga, sabato 14 dicembre, con una solenne cerimonia è stata inaugurata la targa lapide in onore delle medaglie d’oro al valor militare umbre della Guerra di liberazione 1943-1945, voluta dal Comitato provinciale di Perugia dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, e realizzata in collaborazione con il Comune di Pietralunga e la Regione Umbria, in occasione del 70° anniversario dell’inizio della Resistenza. Hanno preso parte all’iniziativa anche il deputato Walter Verini, il sindaco di Pietralunga Mirko Ceci, l’assessore regionale Stefano Vinti, l’assessore provinciale Piero Mignini e rappresentanti dei Comuni di Umbertide, Montone e Monte Santa Maria Tiberina. “Con questa targa – ha commentato Innamorati – che commemora tutte le medaglie d’oro umbre della Resistenza, sia partigiani che militari, vogliamo sottolineare la vasta partecipazione del popolo italiano alla Guerra di liberazione. Tutte le componenti politiche e sociali vi contribuirono. Al di la del pensiero politico o religioso, del ceto sociale o dei valori in cui ognuno credeva, chi combatté lo fece essenzialmente per cacciare l’invasore dal suolo patrio. E le storie di quei ragazzi i cui nomi sono oggi scolpiti nella targa ne sono la dimostrazione”. Questi i nomi: Giovanni Alberto Bechi Luserna, Rodolfo Betti, Vittorio Meneghini, Germinal Cimarelli, Salvatore Micale, Italo Gastaldi, Mario Grecchi, Augusto Renzini, Marcello Pucci Boncambi, Paolo Schiavetti Arcangeli, Venanzio Gabriotti, Pietro Capuzi, Sergio Forti, Fulvio Sbarretti, Lodovico Ticchioni, Orazio Costorella. “Questa – ha affermato il sindaco Ceci – è una giornata importante per ricordare chi si è sacrificato per la nostra libertà ma è soprattutto un messaggio rivolto ai giovani affinché dalle tristi vicende del fascismo traggano insegnamento per il futuro”. “Assieme alla memoria di quei ragazzi uccisi durante la guerra – ha concluso Vinti – oggi sottolineiamo anche il valore della Costituzione repubblicana, figlia appunto di quel sacrificio, e che in un questo momento viene messa sotto attacco”.