Città di Castello

Pietralunga, Comune affida a cooperativa un terreno di 100 ettari confiscato alla mafia

Valorizzare e promuovere la cultura della legalità: queste le parole chiave del progetto sviluppato dal Comune di Pietralunga per il recupero dei beni confiscati alla mafia nel proprio territorio, che ha visto l’affidamento (mediante avviso pubblico) dell’Azienda Agricola Col della Pila all’impresa sociale Cooperativa Agricola Paneolio.

Il Comune altotiberino, infatti, ha ricevuto nel 2016, in proprietà dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l’Azienda Agricola Col della Pila, un appezzamento di circa 100 ettari di terreno (80 a bosco e 20 da bonificare per uso agricolo) confiscato al clan calabrese De Stefano. Al suo interno si trova una casa molto grande (nella foto), con due annessi che necessitano di una ristrutturazione straordinaria

Pertanto, con apposito avviso pubblico l’Amministrazione comunale ha proposto l’affidamento gratuito in concessione del bene ai soggetti eventualmente interessati, previsti dall’art. 48, comma 3, lettera C del Codice degli Appalti. Tra i potenziali gestori la norma ricomprende le cooperative sociali.

Nel termine di scadenza del bando, previsto per lo scorso luglio, è pervenuta agli uffici comunali un’unica richiesta di affidamento in concessione in forza di un “Progetto per il recupero dei beni confiscati alla mafia nel Comune di Pietralunga per la valorizzazione del territorio e per la promozione della cultura della legalità” che è stata ritenuta meritevole di accoglimento dalla apposita commissione esaminatrice.

Un partner fondamentale dell’intero progetto, che ha curato la riqualificazione della struttura, è l’Associazione Libera Umbria. La presentazione del piano, del soggetto promotore e del partner sarà programmata a seguito della consegna formale del bene.