Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Pietrafitta e Gualdo Cattaneo, dubbi sui poli di ricerca sulle rinnovabili

“Stanno nascendo troppi centri di ricerca sulle rinnovabili, oggi in Italia sembrano volerli fare tutti”. Sembra piuttosto incerta la sorte dei tanto caldeggiati centri di riccerca nazionali sulle rinnovabili che dovrebbero sorgere a Pietrafitta e Gualdo Cattaneo, stando alle parole dall'esponente Enel Massimo Bruno, in una dichiarazione a margine della conferenza stampa di ieri sull'accordo quadro tra la società e la Regione sullo sviluppo delle rinnovabili (leggi).

In entrambi i siti, era stata proprio l'Enel insieme alla regione a lanciare alcuni mesi fa l'idea di due poli tecnologici, da far nascere insieme ai rispettivi impianti a biogas (Pietrafitta) e a carbone/lignina (Gualdo Cattaneo) (leggi).

Per quanto riguarda il polo di Pietrafitta, in particolare, “seguirà tra pochi giorni un nuovo protocollo con comune e regione, che vada a disciplinare meglio l'aspetto della gestione dell'area di Pietrafitta e del polo tecnologico”, ha detto Bruno, responsabile delle Relazioni esterne territoriali di Enel. “Stanno nascendo un po' troppi poli innovazione in Italia, si rischia la dispersione di soldi e forze”. Secondo Bruno in Umbria come nel resto del Paese rischia di rivelarsi dispersiva la nascita di tanti poli innovazione sulle rinnovabili, che si avventurano su strade suggestive come l'idrogeno: “In Umbria, bisognerebbe concentrarsi sulle eccellenze già presenti in regione”.

Le parole dell'esponente Enel sembrano in parte ridimensionare le aspettative di quanti a Pietrafitta e Gualdo Cattaneo caldeggiano la nascita di poli di ricerca sulle rinnovabili a tutto tondo, con particolare riferimento proprio all'idrogeno o al solare termico a concentrazione (nel caso di Gualdo Cattaneo – leggi) e al tanto atteso Polo di ricerca regionale sulle energie rinnovabili di Pietrafitta.

Più che di ricerca sulle rinnovabi “a tutto tondo”, anche l'accordo siglato ieri tra regione ed Enel sembra nel concreto destinato a favorire lo sviluppo di una rete tecnologica adeguata in tutta l'Umbria (smart grid e trasporti elettrici in primis) per il risparmio e l'efficienza energetica, e favorire la collaborazione tra Enel e le eccellenze di settore del territorio, come -citate in conferenza- l'Angelantoni o il centro di ricerca sulle Biomasse dell'Università di Perugia, “da esportare in tutto il mondo”.

Francesco de Augustinis