I dati ufficiali della Regione Umbria parlano chiaro. Se nei primi cinque mesi del 2012 gli arrivi e le presenze turistiche nella regione hanno fatto registrare un sia pur timido incremento – rispettivamente del 2,34 e dello 0,24 per cento – rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, questo è dipeso dal consistente afflusso negli esercizi extralberghieri per la maggior parte costituiti da agriturismi (+10,92 per cento gli arrivi e +4,57 le presenze) che ha compensato il calo in quelli alberghieri (-0,55 e –2,53 per cento). Continua, insomma, il trend positivo dell’ospitalità nelle campagne umbre che esercitano un fascino discreto sia sul turista italiano che su quello straniero. Per Ferragosto sono 1.269, con 19.422 posti letto, le aziende agrituristiche umbre impegnate ad accogliere gli ospiti. Dall’ Alta Valle del Tevere alla Valnerina, dall’ Alto Chiascio al Trasimeno, dall’Orvietano alla Media Valle del Tevere gli agriturismi non offrono solo ospitalità e una ristorazione di grande qualità basata sulle tante eccellenze enogastronomiche della nostra regione (70 Prodotti tradizionali, 2 vini Docg , 14 vini Doc, 6 vini Igt, 2 Dop – Olio extravergine di oliva e Farro di Monteleone di Spoleto – e 3 Igp – Vitellone bianco dell’Appennino Centrale, Prosciutto di Norcia e Lenticchia di Castelluccio – e tanti prodotti biologici). Trekking e attività sportive, fattorie didattiche ed equiturismo, passeggiate attraverso percorsi incantevoli e lezioni di cucina tipica, infatti, sono solo alcune delle molteplici attività che coinvolgono gli ospiti. Inoltre sono circa 500 le aziende agrituristiche umbre ubicate nei Parchi e nelle altre aree protette della regione. Normalmente attrezzate per lo svolgimento di attività sportive esse sono dislocate nelle zone rurali più affascinanti dell’Umbria, dai suggestivi altipiani dell’Appennino alle ridenti colline ricoperte di vite e di olivo, disegnando percorsi enogastronomici ed itinerari turistico-culturali ideali per scoprire ed apprezzare lati meno conosciuti della regione, ma di grande fascino e bellezza.
“Un’offerta varia e preziosa – sottolinea Giampiero Rosati, presidente regionale di Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia – capace di ritemprare chi normalmente vive nel caos delle grandi città ma anche chi desidera evadere dalla routine quotidiana magari per provare l’ebbrezza di un volo in deltaplano. Per Ferragosto, però, le previsioni positive per quanto concerne gli arrivi nei nostri agriturismi sono limitate ai giorni a cavallo della festività. Già per la settimana successiva – continua Rosati – si prospetta un brusco calo delle presenze, conseguenza evidente della situazione di grave difficoltà in cui versa anche il nostro Paese, che comporta una sensibile riduzione della durata dei soggiorni. Per venire incontro alle mutate condizioni economiche degli ospiti molti nostri associati hanno ridotto le tariffe rispetto allo scorso anno, con ripercussioni negative sui loro redditi, già fortemente penalizzati dalla crisi del settore agricolo e da un insopportabile peso degli adempimenti burocratici. E’ essenziale perciò – secondo il presidente Rosati – la riforma della normativa, ormai superata, che disciplina l’agriturismo in Umbria, per venire incontro alle mutate esigenze degli imprenditori. “La Giunta regionale ha predisposto un disegno di legge che Turismo Verde valuterà il 23 agosto nel corso di un’apposita assemblea che si terrà a Todi. In ogni caso – conclude il presidente di Turismo Verde Umbria – la nuova legge dovrà snellire il peso della burocrazia che grava sulle aziende agrituristiche, rendere realmente autentica e legata alle tradizioni agricole l’ ospitalità in campagna, definire una classificazione efficace dell’agriturismo che esalti le specificità di ciascuna azienda, programmare una incisiva azione di promozione dell’ agriturismo umbro sui mercati nazionali ed internazionali. Solo a queste condizioni la nuova normativa potrà costituire un valido e moderno supporto all’azione dei nostri imprenditori agrituristici.”