Dopo il Comune di Assisi a ruota anche da Palazzo dei Priori arriva la revoca dell’autorizzazione dell’attività socio-educativa alla cooperativa Piccolo Carro, in attesa che l’attività della magistratura faccia il suo corso.
L’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Perugia spiega che le verifiche dovute da parte dell’ente riguardanti, peraltro, solo gli aspetti socio-educativi, di competenza comunale sono state sempre regolarmente effettuate e ne è risultato che le uniche due strutture della cooperativa che insistono sul territorio di Perugia erano in linea con le autorizzazioni rilasciate.
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D’altro canto, le stesse strutture erano attenzionate sin dai primi mesi del 2015, dal momento che i controlli fatti avevano comunque indotto il Comune ad approfondire la natura degli interventi della cooperativa stessa. Nel 2016, a conclusione di una intensa e difficile attività di verifica, erano emerse criticità riguardo a possibili anomalie nello svolgimento delle attività laboratoriali effettuate fuori dalla zona sociale 2 di competenza del Comune di Perugia.
“Gli uffici comunali – si legge nella nota dell’assessorato – avevano tempestivamente provveduto ad informarne la Regione e la ASL, a cui spetta la competenza sanitaria, dal momento che il controllo non poteva, in questo caso, essere svolto direttamente dal Comune. E’ bene ricordare, altresì, che un ruolo fondamentale lo svolgono i servizi sociali delle diverse regioni che inviano i minori nelle strutture in questione. A loro, infatti, spetta la responsabilità di verificare la tipologia di autorizzazione posseduta dalla comunità scelta, la compatibilità della stessa con gli obiettivi del progetto psico-socio-educativo del minore, l’aggiornamento e lo stato di attuazione”.