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Picco Covid a dicembre, l’Umbria prepara altri 167 posti letto TI: ecco dove | Bertolaso “Presto riaprire le scuole”

L’Umbria si prepara al picco di ricoveri di pazienti Covid, atteso per i primi di dicembre, aumentando di 167 unità i posti letto di Terapia intensiva, attraverso il Piano di salvaguardia. “Decisivo sarà l’andamento della curva dei contagi in questa settimana, la terza dalle misure restrittive” ha premesso il direttore Claudio Dario.

Il picco dei contagi Covid e la curva

Il picco dei contagi Covid è previsto in Umbria per la prima metà di dicembre. Se la curva continuasse con questo trend, si avrebbero 111 ricoveri in terapia intensiva ai primi di dicembre e 456 ricoveri. Numeri però considerati massimali.

“La nostra regione – ha chiarito Dario – ha accusato più di altre un’impennata fortissima. Soprattutto perché solo lo 0,9% della popolazione era entrata in contatto con il virus nella prima ondata”

Le previsioni di Bertolaso

Il Piano di salvaguardia Covid è stato illustrato, appena terminata la seduta di Giunta per l’approvazione, in una conferenza stampa, con il consulente Guido Bertolaso. “In una settimana è stato fatto un grande lavoro di squadra – ha rivendicato Bertolaso – che ha portato risultati concreti, al di là d elle chiacchiere”. Ricordando l’attivazione dell’ospedale militare a Perugia e la realizzazione dell’ospedale della Croce Rossa a Terni.

Quanto ai prossimi mesi, Bertolaso ha detto: “Questi interventi ci consentiranno di fronteggiare il picco di dicembre e l’epidemia dal punto di vista sanitario per i prossimi mesi, visto che la previsione dell’emergenza sarà ancora lunga”. Bertolaso ha poi aggiunto che occorrerà migliorare il sistema della tracciabilità, mentre ‘Umbria non ha problemi dal punto di vista della quantità di tamponi che si possono effettuare giornalmente.

La riapertura delle scuole

Bertolaso ha anche auspicato una rapida riapertura delle scuole: “Con questo lavoro e una più puntuale organizzazione speriamo si possa riattivare l’attività didattica in presenza”.

Tesei ha precisato che la scelta di anticipare la didattica a distanza per le scuole superiori ed anche per le medie è stata presa sulla base dei dati sui contagi e dalle previsioni dei tecnici. Oltre al fatto che molte classi erano già state costrette alla quarantena, con provvedimenti dei sindaci.

Scuole medie in Dad,
genitori pronti alle vie legali

“Valuterò al momento opportuno se ripristinare la didattica in presenza per alcune classi, sempre però sulla base dei numeri, che sono stati sempre alla base delle mie ordinanze” ha detto Tesei. Decisivo, anche qui, sarà l’andamento di questa settimana.

I nuovi posti letto

La soglia indicata dal governo per l’Umbria (576 posti letto tra posti letto acuti covid, semintensiva e terapia intensiva), sono praticamente già stati tutti attivati. Ne mancano 24 in arrivo nei prossimi giorni.

Ma sulla base delle simulazioni effettuate sull’andamento dei ricoveri la giunta regionale ha stabilito di realizzare 167 poi letto in più.

I nuovi posti letto saranno in strutture esterne, così distribuiti: 37 nell’ospedale da campo dell’Esercito a Perugia (già disponibili), 20 nella tensostruttura della Croce Rossa a Terni, 58 all’Ex Clinica Porta Sole a Perugia, 38 nell’ospedale da campo finanziato dalla Banca d’Italia che dovrà essere consegnato entro il 17 dicembre.

L’Umbria si è assicurata poi la possibilità, definita comunque “ridondante” dalla governatrice Tesei, di utilizzare 14 posti di terapia intensiva nelle Marche. Sabato i vertici della sanità umbra hanno visitato il Covid Hospital di Civitanova Marche.

Oltre a questi posti, ci sono questi attivati o attivabili a breve nelle strutture ospedaliere pubbliche: già attivati i 14 a Gubbio – Gualdo Tadino, 10 all’ospedale di Terni, 40 all’ospedale di Pantalla (entro il 25 novembre) più di 10 subintensiva entro il 15 dicembre.

I servizi dismessi a Pantalla

All’ospedale di Pantalla saranno quindi dismessi ulteriori servizi di degenza medica. Per le equipe chirurgiche, la Usl1 sta verificando le disponibilità per farle operare altrove, come avvenuto in primavera. Poi ci sono i servizi ambulatoriali, per i quali si pensa ad altre sistemazioni.

Le terapie intensive

Per le terapie intensive, nei prossimi giorni saranno attivabili 131 posti letto ordinari: 10 a Terni al piano terra, 8 all’ospedale di Perugia (in 15 giorni), i 14 (entro 15 giorni) a Civitanova Marche, 14 entro 45 giorni al terzo piano dell’ospedale di Terni. E i 12 dell’ospedale da campo, per il quale oggi è stato firmato il contratto e che si ritiene possa essere attivo dal 20 dicembre.

Il personale

Questo il nuovo fabbisogno di personale: 43 medici, 80 infermieri e 25 oss (operatori socio-sanitari) per le strutture esterne (per 215 posti letto); 48 medici, 145 infermieri e 13 oss per i 58 posti letto di terapia intensiva

Per gli infermieri è stato completato l’iter dell’avviso per contratti a tempo determinato con una graduatoria di 380 persone. Circa 150-180 avrebbero dato disponibilità di poter prendere servizio entro 4 giorni.

Si stanno contrattualizzando gli specializzandi di medicina del quarto, quinto anno (circa 12-13 pronti a prendere servizio). C’è stata una risposta “generosa, ma contenuta nei numeri” per quanto riguarda gli anestesisti in pensione.


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Per gli altri medici, le Aziende sanitarie possono utilizzare tutte le graduatorie attivate e le procedure in corso.

Chieste al commissario Arcuri ulteriori apparecchiature

Rivisto di conseguenza il dimensionamento delle necessità per attrezzare gli ulteriori posti letto di terapia intensiva e sub intensiva. La presidente Tesei ha inviato venerdì scorso la richiesta al commissario Arcuri dei nuovi macchinari e dispositivi medici che occorrono all’Umbria.

Covid Hotel

La Regione Umbria sta cercando ulteriori Covid Hotel. Strumenti efficaci nelle aree metropolitane, ha specificato Dario, molto meno in altre zone, come l’Umbria.

Comunque, oltre a Villa Muzi a Città di Castello (dove ci sono 5 ospiti) e all’Hotel Melody a Deruta (con 16 persone infettate dal Coronavirus), si sta verificando l’idoneità di altre strutture. Ventotto quelle segnalate dalle associazioni di categoria, una decina delle quali già oggetto di sopralluogo.