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Piccinini ritira dimissioni: “Metto da parte l'orgoglio per la città che amo”

“Le sollecitazioni di questi giorni, da parte del sindaco, della giunta, dei presidenti di gruppo della maggioranza, dei colleghi consiglieri del centrosinistra, del mio Partito, ma anche gli attestati di stima e affetto da parte di tanti cittadini, mi impegnano ad una seria riflessione sul ruolo fin qui svolto come presidente della seconda commissione consiliare”.
Lo dichiara il consigliere Sandro Piccinini (Pd), in una lettera inviata al sindaco Di Girolamo e al presidente del consiglio comunale Giorgio Finocchio.
“Le dimissioni che per ben due volte ho rassegnato affondavano le radici in una sofferenza politica che vedeva l’azione amministrativa impantanarsi di fronte ad atteggiamenti discutibili di una parte della maggioranza consiliare, che più volte ha messo in discussione l’amministrazione comunale”.
“Offrire le mie dimissioni, prima che alla città, alla mia maggioranza – continua Piccinini – era un modo per richiamare le forze della coalizione ad uno sforzo di compattezza utile e necessario per superare il tremendo periodo di crisi economica, finanziaria e sociale che le comunità ternana, insieme al paese, sta vivendo”.
“Quello che è avvenuto in questi giorni dopo le mie dimissioni mi ha fatto intravedere una possibile e concreta soluzione alle difficoltà politiche che hanno pervaso la coalizione fino ad oggi e che sembrano riemergere dopo le dimissioni del sindaco della scorsa primavera”.
“Non sarò io ad essere di ostacolo a questo rinnovato clima di collaborazione e non sarà il mio orgoglio personale a fare da velo alla ripresa di un cammino più solido e più unito della maggioranza di governo verso la soluzione delle pesanti problematiche che si parano davanti all’amministrazione comunale”.

“La petizione di amicizia del sindaco e di tutti i consiglieri mi sollecita ad un atto di responsabilità e rinnovato impegno nei confronti della città e dell’Amministrazione comunale. E’ quindi con questo spirito che ritiro le mie dimissioni da presidente della seconda commissione al fine di fornire il mio piccolissimo contributo alla soluzione dei problemi di questa città che amo dal profondo del cuore e per la quale ho speso gran parte della mia vita, non senza sacrifici e portando ancora sulla mia pelle il peso di qualche sconfitta ed amarezza”.

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