Sono 11 i box in Piazza del Circo a Perugia, i cui lavori per l’installazione sono cominciati nelle ultime settimane, proprio nelle vicinanze della Rocca Paolina, che dovrebbero servire, come indicato nelle delibere di giunta dell’11 febbraio e del 13 maggio scorsi, a ospitare, con un “trasferimento temporaneo” dal Mercato coperto in via di ristrutturazione, “alcune attività alimentari e non insieme ai produttori agricoli“. Altre tre, sempre come indicato nelle determine, si trovano all’interno della Rocca, con dei box riservati ad attività non alimentari.
Di loro si è parlato molto: i cittadini che hanno espresso il loro punto di vista anche sui social network. Qualcuno, come avvenuto questa mattina in Commissione a Palazzo dei Priori, li ha definiti “loculi“, per il particolare impatto visivo che avrebbero con il resto dello skyline perugino. A riguardo negli ultimi giorni ha espresso il suo punto di vista su facebook anche il consigliere regionale del PD, Attilo Solinas, il quale ha scritto: “non so se quelle casupole grigiastre, montate di recente in un lato di Piazza del Circo siano temporanee o – ahimè – definitive. Non so se dovranno accogliere qualche bancarella natalizia o qualche rivendita del mercato coperto. Non conosco colui o colei che ha elaborato cotanta soluzione urbanistica e architettonica e ignoro da quale contesto politico o amministrativo (presente o passato) costui o costei provenga; il punto é irrilevante. Penso, con umiltà e modestia di cittadino, che sia stata rovinata una delle piazze più pregevoli della città. Quando risalgo a piedi l’acropoli dovrò rivolgermi verso la Rocca Paolina”.
Il caso è sbarcato oggi in Commissione controllo e garanzia, con un ordine del giorno proposto dai due consiglieri di minoranza Nilo Arcudi (Socialisti) e Diego Mencaroni (PD): la ratio è quella di comprendere se la Soprintendenza sia stata informata degli interventi, e quale sia stata la sua risposta; quali siano i tempi e i modi per l’installazione dei box, verificando allo stesso tempo se i cittadini e i commercianti della zona ne siano stati informati; di indagare sulle spese sostenute per l’installazione dei box e sulla eventuale gara d’appalto (o affidamento diretto) disposta per i box stessi. Arcudi questa mattina ha parlato di un intervento “imponente e impattante, che va a modificare il paesaggio e il panorama“. Bocciandolo come “inadeguato“, il consigliere dei socialisti, ex vice sindaco, ha parlato anche di cifre: il quadro economico dell’intervento ammonta ad una spesa complessiva di 349.477 euro, investiti per celle frigorifere, moto condensanti, guidovia, banconi alimentari e non, costi per la manodopera e per la sicurezza. Di questo denaro, il costo dei lavori di modifica della piazza ammonta a circa 110.000 euro. E’ inoltre la determinazione dirigenziale del 15 luglio scorso ha stabilire l’acquisto degli 11 box: 4 i preventivi arrivati, tra i quali si è scelto di affidare l’incarico a una ditta di Tavernelle di Panicale, che si è resa disponibile ad eseguire la fornitura dei box al prezzo complessivo di 39.600 euro.
Parola alla Soprintendenza – Sulla questione del parere dei Beni Culturali ha insistito molto in Commissione il consigliere Mencaroni, il quale ha parlato di un intervento “architettonicamente violento” su Piazza del Circo. Ma dalla Soprintendenza, nonostante il PD riferisca di essersi attivato per ricevere lumi inviando una lettera, ancora nessuna risposta. A chiarire la vicenda era intervenuto nei giorni scorsi l’assessore di Perugia allo sviluppo del territorio Michele Fioroni, il quale a sua volta aveva dichiarato che “l’intero processo è stato sottoposto al vaglio della soprintendenza, che ha espresso il suo parere positivo e quindi di congruità, anche in virtù del carattere transitorio dell’opera e della sua strategicità ai fini del mercato coperto“.
La risposta dell’assessore non si era dunque fatta attendere. Anzi immediata era scattata la replica, che non aveva risparmiato la sferzata alla minoranza: “i fallimenti che hanno coinvolto le amministrazioni precedenti su quella che era definibile come la questione mercato coperto – sono state le parole dell’Assessore – sono in parte ascrivibili alle modalità che hanno portato a sottostimare quanto fosse rilevante la questione di un’adeguata riallocazione degli operatori, sia quelli alimentari, che non alimentari, durante la fase transitoria dei lavori. La giunta Romizi ha da subito compreso come non potesse esserci mercato coperto senza passare per una fase di pacificazione sociale con gli operatori garantendogli una continuità, in condizioni competitive, anche durante il periodo nel quale saranno costretti ad esercitare la propria attività al di fuori dei confini commerciali del mercato”. Questione riportata anche nella delibera di giunta dell’11 febbraio, che giustifica la scelta del luogo per il trasferimento dei box affermando: “l’area di Piazza del Circo e della Rocca Paolina entrambe all’interno del Centro Storico gravitano, rispettivamente nelle immediate adiacenze e lungo il percorso pedonale meccanizzato che va dal parcheggio – Terminal bus di Piazza Partigiani a Piazza Italia, dove si verifica il transito quotidiano di numerosi cittadini che si recano nel centro storico per motivi di lavoro e svago, nonché di turisti diretti sempre all’interno del centro storico; all’interno della Rocca Paolina nel corso dell’anno si svolgono numerose manifestazioni a carattere commerciale che richiamano un afflusso straordinario di persone”.
Erano state anche altre le location provvisorie valutate, da via Fratti, a Piazza Partigiani al Parcheggio Pellini, “ritenute dagli operatori non in grado di generare quei flussi di traffico necessari per sviluppare un volume minimo d’affari per garantire la sopravvivenza economica. La soluzione condivisa è stata trovata con Piazza del Circo, consentendo al contempo di arricchire un’area, che già in passato ha avuto una sua efficace vocazione mercatale, per quanto con attività non continuative, di contenuti commerciali in grado di riempire, tra le altre cose, vuoti di offerta soprattutto legati alla spesa alimentare, e rivitalizzare il tessuto sociale e residenziale“.
Fissi o provvisori? – Resta un dubbio tra gli altri ad alimentare il dibattito, ossia se i box di Piazza del Circo siano provvisori o permanenti. Nelle delibere il carattere temporaneo è attibuito solo al trasferimento delle attività commerciali destinate a ritornare, a lavori ultimati, nel Mercato coperto. I consiglieri, in particolare dalla minoranza, hanno dichiarato che gli interventi di installazione dei box siano stati effettuati usando “del cemento“, rendendo il tutto dunque non provvisorio. A loro volta sono da interpretare le parole di Fioroni, che ha dichiarato: “le strutture in corso di realizzazione moderne e con un’ampia casistica d’istallazione in centri storici sia in Italia che all’estero, rispondono all’esigenza di considerare il mercato di Piazza del Circo come un’esperienza transitoria e quindi riutilizzabili, con interventi minimali, per generare nuovi contesti mercatali, magari improntati alle dinamiche delle street food, consentendo in futuro attività di rigenerazione del tessuto commerciale delle periferie più sofferenti. Si tratta inoltre di strutture modulari che si prestano, tramite semplice giustapposizione di elementi architettonici, di essere caratterizzate tramite una customizzazione a basso costo, prestandosi quindi per temi e situazioni le più diverse tra di loro“.
Tra chi li chiama “loculi” e chi, come Fioroni, bolla il parere di PD e Socialisti come “approccio dirigista”, la vicenda verrà ora approfondita: si attendono i faldoni del progetto e la stessa Soprintendenza proprio in Commissione.
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