Non si ferma il dibattito relativo a piazza d’Armi ed all’impiantistica sportiva dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra il gruppo di minoranza Alleanza Civica e il vice sindaco di Spoleto Stefano Lisci. Ancora una volta ad intervenire sono i consiglieri comunali Gianmarco Profili e Alessandra Dottarelli.
Di seguito la loro nota.
“Sono due le frasi che ci hanno colpito tra quelle usate dal vice sindaco Lisci per replicare al nostro timore rispetto ad un intervento che era stato ipotizzato per la riqualificazione della pista di atletica.
La prima è quella in cui dice “Non credo sia necessario sollevare polemiche, soprattutto quando l’amministrazione cerca di individuare soluzioni per aiutare i soggetti che operano nell’ambito dello sport cittadino dopo un periodo di grande difficoltà”. In pratica, ci invita ad evitare polemiche sull’argomento. Poi c’è la seconda frase, che di per sé è proprio una polemica: “Nel tempo le strutture della città dedicate allo sport si sono depauperate, richiedendo oggi interventi straordinari: questo è quanto abbiamo ricevuto in eredità. Cerchiamo comunque di rimboccarci le maniche e di trovare finanziamenti per risolvere le criticità che ci sono”. È una polemica bella e buona nei confronti dei suoi predecessori e della situazione degli impianti sportivi lasciati in eredità.
Oggi Lisci, vice di Sisti, dimentica che è stato vice sindaco fino al 2014. Vista la memoria corta e offuscata è proprio necessario ricordargli cosa, proprio lui e l’amministrazione di cui ha fatto parte ci hanno lasciato in eredità. Precisamente: uno stadio ed il vecchio palazzetto in pieno degrado, la pista di atletica poco meglio dello stato attuale, il circolo tennis comunale usurato dagli anni, la piscina comunale che riusciva a malapena a garantire le condizioni igienico-sanitarie minime. Oltre a questo, ci hanno lasciato l’onere di completare la copertura triennale di un disavanzo di amministrazione che superava i 9 milioni, un disavanzo tecnico di oltre 15 milioni, debiti verso le società partecipate di oltre 4 milioni di euro. Una situazione finanziaria disastrosa che con l’amministrazione Cardarelli poco ci ha permesso di fare.
Nonostante tutto, abbiamo fatto la gara per la gestione della piscina che è stata migliorata e messa a norma, abbiamo avviato il project del circolo tennis e partecipato ad un bando per riqualificare la pista di atletica. Noi sì che abbiamo partecipato al bando, mentre la presunta partecipazione a quello finanziato con fondi del PNRR e vantata da Lisci con l’affermazione ingannevole “abbiamo presentato un’ipotesi progettuale (…) proponendo una riqualificazione dell’intera area per farne un centro sportivo federale”, è tutta da dimostrare. Chiediamo perciò a nome della città che ci vengano forniti i documenti di partecipazione al bando cluster 3 della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la pista di atletica, da cui si evinca l’effettiva validazione di una federazione sportiva affiliata al CONI. Solo allora non parleremo più di impianti sportivi. Se invece, come supponiamo, l’amministrazione non ha nemmeno partecipato ed il Vice sindaco Lisci confonde interlocuzioni generiche e la predisposizione di un progetto con la partecipazione al bando, allora tragga da sé le conclusioni.
La sacrosanta verità è che l’attuale amministrazione non ha una visione per l’impiantistica sportiva, né una progettualità definita grazie alla quale partecipare ai bandi e non è in grado di attingere neanche a nessun fondo relativo al cratere sisma, all’interno del quale siamo entrati grazie alla volontà del sindaco Cardarelli. Aggiungiamo che il comune di Spoleto non ha presentato domanda per l’assegnazione delle risorse messe a disposizione dal Commissario con l’ordinanza 9 del 30 dicembre 2021 “rigenerazione urbana e territoriale”, linea di intervento 3, come hanno fatto gli altri comuni del cratere vicini al nostro come Arrone che ha ottenuto 1,5 milioni di euro per la piscina ed il campo da calcio, Cascia 2,5 milioni per la ciclovia, Ferentillo 1 milione per la realizzazione di impianti sportivi, Montefranco 450 mila per il campo di calcio, Norcia 1,3 Milioni per il campo sportivo e 600.000 euro per i campi Polivalenti, e ancora Preci 1.2 ml, Scheggino 600.000 e Sellano 500.000.
Opportunità che stanno letteralmente svanendo e a cui questa amministrazione sta rinunciando, nascondendosi dietro una cortina di affermazioni ambigue, puntando il dito contro chi queste opportunità gliele ha servite su un piatto d’argento”.