Con i 17 voti favorevoli della maggioranza di Centrosinistra (Pd, Psi, La Sinistra per Castello) e di Fdu, il voto contrario della Lega Nord e l’astensione di Fratelli d’Italia, Idv e Patto Civico per Città di Castello, il Consiglio Comunale ha approvato la mozione del capogruppo del Pd Gaetano Zucchini per l’intitolazione ad Alberto Burri dell’attuale piazza Garibaldi.
Con quest’ultima proposta il Consiglio chiede che, “visto l’impegno già manifestato dall’amministrazione comunale, si investano tutte le risorse possibili per addivenire alla riprogettazione di piazza Garibaldi, peraltro concepita da Burri, intitolandola al maestro stesso” e che “data la rilevanza storica della figura di Garibaldi, eroe ed artefice del Risorgimento italiano, e il grande significato simbolico dell’intitolazione di una via o di una piazza a tale protagonista, ci si adoperi affinché venga mantenuta allo stesso l’intitolazione dell’area prospiciente il monumento a lui dedicato negli attigui giardini o venga identificata un’alternativa di pari prestigio”.
“Nel 2015 ricorre l’anniversario dei cento anni dalla nascita di Alberto Burri – ha dichiarato il Capogruppo Pd Zucchini – e la città che ne custodisce l’ingegno deve onorarne la testimonianza artistica con un primo grande atto formale che possa rendere il giusto omaggio al maestro”.
Il capogruppo Idv Roberto Colombo (astenuto) ha espresso il dubbio che “si possa trattare di una sorta di azione di facciata, che copra il vuoto progettuale assoluto rispetto alle celebrazioni del centenario”. E ha aggiunto: “Cominciamo piuttosto a mettere cartelli stradali che promuovano Città di Castello come la città di Burri e collochiamo riproduzioni delle sue opere nelle rotonde”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Sandro Busatti (astenuto) ha invece dichiarato: “Un’amministrazione culturalmente capace deve agire per il bene della città, non in base all’enfasi del momento, dando l’importanza che meritano ai padri della patria prima di tutto”. “Sono favorevole a piazza Burri, – ha affermato il consigliere di minoranza – ma non è pensabile di intitolare una piazza sporca di olio di autobus, dove ci sono strutture fatiscenti e situazioni inadeguate. Non facciamo un monumento vuoto con l’apposizione di una mera targa, perché sarebbe un’operazione che non ha senso”.
Il capogruppo della Lega Nord Valerio Mancini (voto contrario) ha espresso la propria contrarietà a “intitolare a Burri, che era un maestro di bellezza, una piazza dove campeggia solo un mega pilone per l’illuminazione, che è piena di macchine e ha di fronte l’edificio puntellato dell’ex scuola Garibaldi”. “Si mette il nome quando c’è l’opera finita, ma qui non si ha traccia di niente. – ha puntualizzato Mancini – Prima di spostare Garibaldi io ci penserei”.
Il Progetto “Piazza Burri” – Il sindaco Luciano Bacchetta ha evidenziato come il progetto di piazza Burri sia uno dei grandi snodi di fronte ai quali si trova chi amministra la città, “visto che – ha ricordato – ogni sindaco ha annunciato che l’avrebbe realizzata, ma ancora non c’è”. “Credo che sia giusto attenersi al progetto del maestro che ha preso forma nel plastico ospitato nelle sue collezioni – ha puntualizzato il primo cittadino – perché è giusto rispettare le sue volontà. Il progetto c’è ed è molto chiaro, ma è anche molto costoso, perché prevede la realizzazione di un nuovo edificio direzionale al posto della ex scuola Garibaldi, di una nuova viabilità e la complessiva rivisitazione urbanistica dell’area, ma siamo convinti che la strada del project financing sia quella che ci permetterà di attuarlo”.
“La Fondazione Albizzini non può essere il soggetto privato che proporrà l’intervento e lo realizzerà, perché donerà alla città il progetto, ma soprattutto il teatro scultura che nel progetto di Burri dovrà essere collocato al centro della piazza”, ha chiarito Bacchetta, che ha puntualizzato: “Certamente la Fondazione avrà una parte importante nel progetto, del quale potrà e dovrà valutare la validità scientifica, ma senza che questo comporti la possibilità di ricavare vantaggi diretti e indiretti dalla sua realizzazione e di porre condizioni”. “La grande sfida sarà la realizzazione della piazza, un obiettivo mai raggiunto finora, che è evidentemente complesso”, ha sottolineato Bacchetta, che ha riferito dell’esistenza di manifestazioni d’interesse importanti da parte di privati, “sulle quali – ha spiegato – occorre avere discrezione, tatto, prudenza”. “Siamo in contatto con alcuni soggetti e in attesa di una proposta che dovrebbe essere abbastanza imminente”, ha comunque preannunciato Bacchetta.
“Quando realizzeremo il progetto è ovvio che si chiamerà piazza Burri – ha detto il sindaco – ma sulla data non ci sono obblighi, potremmo anche procedere quando ci sarà il progetto finanziario a disposizione”. “La cosa fondamentale è realizzare la piazza, che si farà perché si deve fare, non perché ci possa essere il vincolo della decisione di intitolarla al maestro”, ha spiegato Bacchetta, che ha giudicato corretto riflettere su una degna alternativa per continuare a rendere omaggio a Garibaldi e collocare il monumento a lui dedicato, esprimendo la propria condivisione anche dell’esigenza di ricordare adeguatamente la famiglia Vitelli.