Continuano i dubbi e le perplessità sulla “futura” Piazza 40 Martiri di Gubbio, interessata dai lavori di riqualificazione e rigenerazione resi possibili dal finanziamento di 5 milioni ottenuto dal Comune grazie al bando Pnrr.
Tante le domande portate nell’aula del Consiglio comunale con un’interrogazione di Mauro Salciarini (M5S), che ha chiesto lumi nello specifico sul “destino” dei parcheggi della zona, e di Orfeo Goracci (Gubbio Rinasce Libera), che ha puntato la lente di ingrandimento soprattutto sul “mancato coinvolgimento dei cittadini” e sul cantiere dell’ex ospedale, destinato a diventare casa di comunità con l’accentramento al suo interno dei servizi socio-sanitari.
A rispondere ad entrambi gli atti su quello che di fatto è l’accesso principale della città è stato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Alessia Tasso. “Visto l’asfalto sconnesso e degradato – ha detto – è chiaro che la prima linea d’intervento è stata la ripavimentazione in pietra, che comprende anche un lavoro importante su sottofondo e sottostrutture”. Riguardo ai giardini grandi e piccoli “grazie ad una consulenza di alto profilo storico-botanico da parte della facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, abbiamo deciso di mantenere totalmente inalterata sia la forma dei giardini che tutti gli alberi al loro interno. Dalla valutazione approfondita di tutte le essenze arboree è emersa infatti la compatibilità di quest’ultime con la nostra proposta progettuale”.
Ci sarà inoltre anche una migliore fruibilità della piazza, “con una nuova riorganizzazione degli spazi – a partire dal camminamento tra i giardini –, una pavimentazione drenante che eviterà il formarsi di pozzanghere e fango (difetto già emerso molte volte in passato) e l’aggiunta di arredi urbani”. Sulla seduta futuristica che ha scatenato polemiche sul web la Tasso ha precisato che “l’immagine dinamica proposta non riguarda i giardini di Gubbio ma è un elemento in forma astratta presentato solo per farne vedere le caratteristiche”.
La vicesindaco è poi passata ad illustrare gli aspetti d’uso della piazza (ancora in corso di valutazione): per prima cosa è stata annunciata l’installazione certa di un varco fisico (dissuasore a scomparsa pilomat) che in alcuni orari della giornata garantirà l’accesso ad alcune tipologie di utenti (residenti ztl, commercianti etc). Uno studio dell’Ancsa (Associazione Nazionale Centro Storici Artistici) sarà comunque portato, il 2 marzo prossimo, in un’iniziativa pubblica, dove verranno presentati tutti gli esiti dell’approfondimento sull’utilizzo della piazza da parte di pedoni e auto.
Sui parcheggi – tema posto sul piatto da Salciarini – Tasso ha riferito che i posti auto attualmente esistenti in piazza 40 Martiri sono 288, di cui 100 dietro l’edicola, “che saranno mantenuti”, e 188 tra l’ex Inam, i giardini e l’abside di San Francesco, “che saranno invece ridotti a partire proprio da quelli nei pressi della chiesa”.
Infine l’intervento in corso sull’ex ospedale – il cui rapporto contrattuale con impresa ed esecuzione dei lavori riguarda Regione e Asl – che per Tasso “sta rispettando la tabella di marcia del crono programma”. Stirati ha inoltre voluto evidenziare come “i lavori per la casa di comunità sono stati rallentati e complicati da ritrovamenti romani, che hanno prodotto un blocco degli interventi e determinato una variante in corso d’opera per poterli riorganizzare alla luce di questa scoperta“. Questo quanto riferito dall’Ufficio Patrimonio della Regione”.
Goracci, in sede di replica, ha parlato invece di una “minima impalcatura da 70 mq verso il Teatro romano. All’ex ospedale non si vede altro da mesi. I lavori devono essere ultimati in 780 giorni ed è già passato un anno…”