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Piattaforma logistica Terni Narni, presentato il progetto. 22milioni per una superficie di circa 300mila mq.

Luca Biribanti

Sarà il fiore all'occhiello dei trasporti in Umbria, la piastra logistica intermodale Terni Narni ha aperto ieri i cantieri per i lavori dello studio Giovannini e oggi, nella sala consiliare del comune, è stato presentato l'intero progetto. Numeri impressionanti per la direttrice che sorgerà sulla Marattana, nei pressi dello svincolo dell'E45; una superficie complessiva di 275mila mq., 200mila dei quali destinati alla piastra, 70mila al verde, e il restante per gli edifici che sorgeranno all'interno della struttura, per un costo complessivo di circa 22milioni di euro.
Le opere del primo stralcio del progetto prevedono le opere stradali interne ed esterne, la rotatoria di accesso sulla Marattana, i piazzali per lo stoccaggio merci, binari per carico e scarico merci, collegamento ferroviario con Orte e Terni, inserimento stazione ferroviaria tra Terni e Orte, edificio servizi, magazzino distribuzione locale, area controllo accessi e gli edifici destinati al controllo tecnico della struttura.
Un'opera imponente che è stata presentata dalla presidente della regione, Catiuscia Marini, il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo e dagli assessori regionali Silvano Rometti e Stefano Vinti (il presidente della provincia, Feliciano Polli è arrivato a conclusione della conferenza perchè impegnato nel consiglio provinciale).
“Terni è un territorio ancora industriale – ha detto Di Girolamo – che produce in prevalenza manufatti, questo progetto è fondamentale per la crescita della città e per la competitività delle aziende locali. La città diventerà uno snodo di riferimento dell'economia regionale e nazionale”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore ai Trasporti, Silvano Rometti: “L'intervento è di grande rilevanza economica, circa 22milioni, ed è stato realizzato in pochi anni dal progetto. Il ruolo della logistica è fondamentale in un sistema produttivo che coinvolge i versanti del Tirreno e dell'Adriatico, con Ancona e Civitavecchia punti chiave di approdo. Definiamo intermodale questa piastra perchè permetterà scambi sia su gomma che su ferro su una superficie di 20 ettari. Il cantiere prevede 408 giorni di lavoro a termine dei quali sarà opportuno definire le norme di gestione dell'area, che dovrà coinvolgere anche le aziende del territorio”
“Grandi vantaggi saranno apportati anche alla mobilità – ha affermato l'assessore Vinti – speriamo che i lavori siano terminati entro il 2013, colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato al progetto”.
Per il comune di Narni era presente l'assessore Marco De Arcangelis, che a nome del sindaco De Rebotti ha sottolineato come “questa opera è l'esempio di come i territori di Terni e Narni possano sviluppare insieme progetti che favoriscano la sinergia delle aziende locali. Condivido fortemente lo sviluppo dei 2 territori. Sarà migliorata la viabilità, la distribuzione delle merci e la qualità della vita dei cittadini testimonianza della validità strategica dell'opera.

In coda la presidente Marini ha chiuso il tavolo della conferenza con una considerazione generale: “l'opera si inserisce nella geografia delle infrastrutture strategiche nazionali ed è frutto di un lungo e positivo lavoro di programmazione finanziaria. Questa è la prima piattaforma logistica della regione che è in fase di realizzazione e sarà uno strumento aggiuntivo per potenziare il settore industriale umbro”.
Il progetto è stato poi presentato dall'ingegnere Federici che ha illustrato le caratteristiche tecniche che avranno gli impianti dell'area, vediamole:
Visione generale – il riassetto viario consente la realizzazione di un'ampia area verde dove verrà collocato l'edificio servizi; filtro naturale ed architettonico con alberature e muro con la scritta “Piattaforma logistica delle città di Terni e Narni”, lo stesso che verrà realizzato nello spazio intercluso tra la ferrovia e il terminale intermodale. Oltre all'ampliamento dell'area servizi viene inserita una fascia verde sul lato nord-ovest, sia nell'area della distribuzione locale; le aree verdi sono dune rinverdite realizzate con il terreno degli scavi di bonifica. Saranno alimentate da impianto di irrigazione automatico alimentato da vasche di recupero delle acque piovane.
Le acque – Viene relaizzato un sistema di digestione delle acque con linee separate al fine di utilizzare dopo trattamenti le acque piovane e provenienti dalle coperture degli edfici e quelle di dilavamento dei piazzali. Acque nere: ci sarà una raccolta e trattamento dei reflui con fossa Imhoff prima dell'immissione alla rete esistente collegata al depuratore in località Pescecotto.
Acque bianche: raccolta e riutilizzo delle acque provenienti dalla copertura degli edifici che vengono convogliate all'invaso artificiale per alimentare la rete antincendio e la rete di irrigazione; l'edificio servizi sarà dotato di una doppia linea; una potabile collegata all'acquedotto e l'altra alimentata da un serbatoio di recupero delle acque piovane per le vaschette di scarico dei wc.
Acque grigie: raccolta e trattamento delle acque provenienti dai piazzali attraverso le fasi di discolmatura, dissabbiatura e di disoleazione. L'area Ovest, 59mila mq. Circa recapita in una vasca di 300 mc.; l'area Est di 79mila mq. circa, recapita in una vasca di 420 mc..

La sostenibilità ambientale – Il suolo: riutilizzo di tutto il terreno agrario non idoneo alla costruzione dei sottofondi per la modellazione delle aree verdi con formazione di dune verdi. Riduzione degli scavi di bonifica da 60 cm. a 40 cm. Con l'introduzione di geotessile e tessuto in Polivinalcol e Polipropilene robutec 130/25. L'energia: riduzione dell'utilizzo delle fonti rinnovabili per l'approvvigionamento energetico con utilizzo di fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico e solare termico); studio di un pacchetto idoneo di isolamento degli edifici per ridurre i consumi di energia primaria e garantire un idoneo comfort termico igrometrico; ottimizzazione dei sistemi di illuminazione naturale con introduzione di copertura a shed nel magazzino distribuzione locale e miglioramento prestazioni superfici vetrate dell'edificio servizi; illuminazione pubblica esterna con differenziati livelli illuminotecnici e regolatori di flusso.

Collegamenti – Collegamento alla rete stradale provinciale strada Marattana con collegamento diretto alla E45 ed al raccordo Terni-Orte, ingresso alla piattaforma attraverso una rotaria in asse alla Marattana impostata alla quota 104,45 m.s.l.m. (quota di sicurezza idraulica). Dal ramo di uscita della rotatoria svoltando a destra si accede all'edificio servizi e ai parcheggi; svoltando a sinistra si accede all'area dei servizi, ai mezzi ed al controllo accessi; superato il controllo accessi, attraverso una circolazione ad anello in senso orario, si percorre l'area di movimentazione e stoccaggio del terminale autotrasporto, mentre con una circolazione ad anello antiorario si percorre l'area distribuzione locale.

Collegamento alla rete ferroviaria nazionale sulla linea Orte-Falconara, con la possibilità di instradamento sia sul binario che su quello dispari; creazione di una stazione con controllo Acei; tutti gli scambi in comunicazione e dei binari di presa e consegna sono elettrificati ed automatici. I binari per il carico e lo scarico sono il 3 e il 4, il binario 5 funziona da asta di manovra, il terminale intermodale vero e proprio è costituito dai binari 5a, 5b, 5c, 5d, del tipo a gola al fine di avere un piano ferro complanare con il piazzale. I binari 6 e 7 serviranno i magazzini ribalta.

I percorsi interni pedonali – sono nettamente separati da quelli degli autoveicoli in transito. I percorsi perdonali si sviluppano a pettine dal centro servizi fino a raggiungere tutte le aree all'interno della piattaforma e all'esterno verso l'area di servizi al mezzo. La totalità dei percorsi perdonali è immersa nel verde e lungo viali alberati e la pavimentazione è con masselli in calcestruzzo; le pavimentazioni dell'area centro servizi e dell'area esterna, il magazzino distribuzione locale sono in masselli di calcestruzzo.

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