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PIANO URBANO COMPLESSO DI SECONDA GENERAZIONE, SODDISFATTA LA CONFCOMMERCIO

La Confcommercio Territoriale di Foligno ha scommesso fin dall'inizio nel Puc 2, il “Programma urbano complesso di seconda generazione”, come ottima, importante occasione per rilanciare il centro storico e le attività commerciali e ricettive che in esso operano, a cui questo strumento dà la possibilità di accedere a finanziamenti di cui il 30 per cento a fondo perduto. Intensa è stata dunque l'attività di animazione presso le attività del terziario, per spiegare ad una platea quanto più possibile vasta le opportunità legate a questo bando. E i risultati sono stati davvero significativi: l'Ascom ha espletato complessivamente 56 domande, di cui ben 33 nel Comune di Foligno e 1 a Spoleto potranno beneficiare dei contributi poiché sono rientrate nelle rispettive graduatorie. “Il numero di domande presentate con la nostra assistenza tecnica – sottolinea il presidente della Confcommercio di Foligno Aldo Amoni – testimonia come, pur in un momento di forte difficoltà economica, le attività produttive dei nostri settori abbiano voglia di investire e di crescere. Un atteggiamento da incentivare, perché un centro storico vive soprattutto grazie al presidio sociale e alla dinamicità che solo la presenza di imprese di tutti i settori può assicurare”. Ma la Confcommercio di Foligno ha un ulteriore motivo di soddisfazione legato al Puc2: il finanziamento della semicopertura di Via Umberto I° , un progetto presentato proprio dall'Ascom e fortemente voluto dal presidente Aldo Amoni, poi fatto proprio dall'amministrazione comunale. “Questo riconoscimento alla bontà della nostra idea oltre a gratificarci – sottolinea ancora Amoni – ci dà la speranza che la semicopertura del centro storico della città sarà realizzata secondo quanto da noi proposto. Il che significherà che lo stesso centro si trasformerà a tutti gli effetti, anche in termini di caratteristiche strutturali, in un vero “centro commerciale naturale”, in grado di fronteggiare meglio la concorrenza dei tradizionali centri commerciali artificiali e di creare valore aggiunto per la città e gli operatori economici, che avranno tra l'altro un'ulteriore occasione d'investimento”.