Iniziativa della Lega affinché venga accolta la disponibilità offerta dalle associazioni venatorie per contenere i rischi di contagio del virus animale
Caccia di selezione dei cinghiali per prevenire possibili contagi da peste suina africana negli allevamenti dopo i casi di ungulati contagiati in Piemonte e in Liguria.
E’ quanto propone la Lega, che con il senatore umbro Luca Briziarelli, capogruppo in Commissione ambiente, insieme ai colleghi Francesco Bruzzone, responsabile del dipartimento Caccia per il partito, e Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega in Commissione Agricoltura, ha presentato una interrogazione ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, della transizione ecologica e della salute.
“La Lega – spiega Briziarelli – chiede al Governo di intervenire con immediatezza ed attuare tutte le misure necessarie per arginare la diffusione della peste suina africana, che purtroppo circola con il proliferare incontrollato della fauna selvatica. Gli ultimi casi accertati sono un segnale da non trascurare ed occorre agire in fretta perché si corre rischio che la malattia, non trasmissibile all’uomo né agli animali domestici, possa comunque diffondersi tra la specie dei cinghiali ed arrivare a contagiare i suini, per i quali risulta invece mortale”.
Il proliferare dei cinghiali in Umbria
“Purtroppo anche in Umbria – scrive Briziarelli – è evidente come il proliferare incontrollato della fauna selvatica aumenti il rischio di diffusione della peste suina africana, aumentando il rischio sanitario. Inoltre il rischio è di compromettere parte rilevante del fatturato prodotto dalla suinicoltura italiana, che è un settore altamente competitivo. A ciò si aggiunge tutta una parte di indotto legata al mondo venatorio, il quale subirebbe una grave limitazione per effetto della diffusione della malattia”.
Briziarelli ricorda come le associazioni venatorie fin da subito abbiano manifestato la loro disponibilità ad aiutare le attività di gestione dell’emergenza, anche alla luce della loro esperienza sul territorio.
I piani del Governo?
“Chiediamo quindi di conoscere i piani dell’esecutivo su questo fronte – scrivono i senatori della Lega – e se i ministri in indirizzo ritengano, come noi riteniamo, urgente intervenire con azioni immediate per il contenimento di questa emergenza dovuta alla peste suina, anche avvalendosi dell’opera di volontariato gratuito messo a disposizione dalle associazioni venatorie“.
Piano straordinario di contenimento dei cinghiali in Italia
Ma la Lega chiede anche di rivedere il quadro normativo di riferimento, a partire dalla legge 157 del 1992, considerando che è già stata approvata una risoluzione in commissione Agricoltura del Senato che fa emergere la necessità di ripensare il modello di controllo delle specie dannose, prevedendo la possibilità di procedere anche con piani di abbattimento disposti dalle Regioni, e di puntare alla ‘prevenzione efficace’, con un piano straordinario di riequilibrio della specie mirato alla sostenibilità ambientale. Prevedendo al riguardo che le Regioni possano autorizzare, in qualsiasi periodo dell’anno, i cacciatori e gli altri soggetti abilitati, i proprietari o i conduttori dei fondi interessati al controllo dei cinghiali.