di Legambiente Spoleto
“E' proprio vero il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il Comune di Spoleto ancora non ha capito che strumenti come il Piano di Gestione Ambientale vanno costruiti attraverso la definizione di misure condivise che permettano di valutare e controllare gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti, prodotti dalle attività che si svolgono nel territorio.
Il PGA è sicuramente fondamentale per poter realizzare una pianificazione di medio e lungo termine ma deve essere costruito con il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle associazioni, partendo dalle loro segnalazioni, dalle loro osservazioni. I cittadini dovrebbero essere chiamati ad individuare gli indicatori, le criticità, le azioni da attivare per la risoluzione delle stesse, le priorità”. Ora, quello che il Consiglio comunale ha approvato è un Piano di gestione Ambientale costato oltre € 200.000,00 e commissionato, almeno in parte, ad una società, senza che siano state minimamente valorizzate le esperienze e la collaborazione dei cittadini attraverso un processo di partecipazione.
“E’ inutile continuare a spendere soldi per studiare il territorio e fare pianificazioni di gestione ambientale senza mai passare all'azione. Il Sindaco si ricorda che molto di questo lavoro è già stato fatto con il Forum di Agenda 21 e che le azioni previste, un vero e proprio Piano di Gestione ambientale, sono rimaste solo sulla carta e nella memoria dei cittadini che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro passione civile? “I processi partecipativi non sono degli slogan, sono una cosa seria – conclude Legambiente – servono anche per ricucire i rapporti tra cittadini ed amministratori, cosa che in questa città pare proprio compromessa. Occorre quindi riaprire veri momenti partecipativi, spazi dove si possano confrontare cittadini, comitati, associazioni, sindacati. Ci vorrà tempo, ma sicuramente ne vale la pena per costruire una società migliore”.