Il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, accompagnato dall’on. Raffaele Nevi, nella mattina di oggi 13 luglio, ha fatto visita al Polo mantenimento armi leggere dell’Esercito per presentare il nuovo piano assunzioni. Il Pmal infatti è da tempo interessato da una carenza di personale civile che mette a rischio l’operatività della struttura nei prossimi anni. Dopo n vertice a porte chiuse con i rappresentanti delle sigle sindacali, il sotto segretario ha incontrato la stampa per informare che a breve saranno pubblicati per 164 assunzioni, tutti di personale civile.
Il sottosefretario Giorgio Mulè ha sottolonieato che “Terni ha bisogno di risposte che non possono essere rinviate, il Pmal deve costruire un futuro che è stato appaltato per troppo tempo a una percezione di continuità che non c’è più. In due anni il Polo conoscerà un decremento di circa l’80% dei lavoratori civili impiegati ed è condannato al collasso se non si fanno interventi urgenti”. In seguito all’incontro con le rappresentanze sindacali, Mulè ha annunciato che è stato definito “un programma di assunzioni di 164 unità in 3 fasi con 13, 90 e 61 persone assunte con bandi che verranno pubblicati a breve e che dovranno entrare in servizio al massimo entro un anno, facendo le procedure più veloci. Questa però è una misura tampone – conclude Mulè – ne siamo coscienti e questa non è passerella. A novembre ho ridato appuntamento ai sindacati per verificare l’andamento delle cose”.
A margine del vertice la FP della Cgil, Giorgio Lucci, ha portato la voce dei sindacati che hanno appreso con tipiedo entusiasmo le dichiarazioni del sottosegretario, ritenendo insufficiente il piano assunzioni a fronte dei circa 80 pensionamenti previsti nei prossimi due anni nel Pmal. “Negli ultimi 15 anni tra ministri e sottosegretari che si sono succeduti sono state sempre promesse nuove assunzioni e se fosse arrivato almeno un quarto di quelle promesse, oggi parleremmo di altro. Negli ultimi 20 anni abbiamo fatto 5 assunzioni quindi prendiamo con molta cautela le parole del sottosegretario – continua Lucci – Con il piano assunzioni annunciato, in relazione ai pensionamenti che saranno tra gli 80 e i 100, non cambierà nulla nel 2023. Nutriamo anche forti dubbi che il personale promesso verrà assunto entro il 2023 visto i tempi dei concorsi pubblici. Ora aspettiamo di incontrare il sottosegretario a metà novembre per vedere se ci saranno novità significative”.
A margine del vertice del Pmal di Terni il sottosegretario ha parlato anche della situazione del polo di Baiano di Spoleto, dove 15 ragazze e ragazzi erano stati assunti per la commessa di circa 42mila granate. La realizzazione delle granate è finita prima della scadenza del contratto e i giovani sono stati messi in cassa integrazione. “Grazie all’intervento di Nicola Latorre, Direttore Generale dell’Agenzia Industrie Difesa – ha annunciato Mulè – è stato rinnvoato il contratto a questi giovani per altri 18 mesi e saranno occupati per altri 2 anni, fino a dicembre 2024. L’attenzione del Ministero è per tutto il territorio dell’Umbria”.