di David Militoni (*)
E’ stato approvato nella seduta di Consiglio comunale di lunedi 17 ottobre il piano di gestione ambientale del Comune di Spoleto la cui bozza risale allo scorso agosto.
Come previsto dalle vigenti normative in materia ambientale, il Comune di Spoleto ha finalmente deciso di dotarsi di tale strumento al fine di ottimizzare lo sviluppo sostenibile del territorio e garantire al processo partecipativo un ruolo prioritario.
A nostro avviso tale articolato rappresenta solo un tentativo tardivo di apportare una regolamentazione in un settore nel quale la città e il suo territorio hanno subito degli scempi enormi che tutti gli spoletini conoscono.
Un provvedimento come questo andava approvato almeno due anni indietro, subito dopo l’insediamento dell’amministrazione Benedetti, se si voleva rappresentare una discontinuità rispetto alla gestione ambientale del passato che aveva prodotto “mostri” quali S.Orsola, Poreta, Santo Chiodo, ecc… Vicende che ancora oggi impegnano con i loro strascichi legali la macchina amministrativa comunale e sopratutto deturpano la campagna spoletina.
Si è dovuto aspettare ancora una volta il deflagrare di un nuovo problema, le costituende centrali a biomasse di Madonna di Lugo, per capire che era arrivato il momento di correre ai ripari.
Tutto andava fatto molto prima, altri comuni ci sono riusciti evitando le forti contrapposizioni tra residenti a amministrazione come abbiamo visto nei tardivi incontri partecipativi organizzati a decisioni avvenute. Noi, non solo arriviamo sempre in ritardo, ma regolamentiamo dopo che il territorio è stato deturpato.
(*) Consigliere comunale PdL.