L’avvio imminente del nuovo campionato di Serie B riporta all’attenzione il problema del mercato di Pian di Massiano costretto, nella passata stagione, in occasione delle gare interne del Perugia, a chiudere anticipatamente e qualche volta ad “emigrare” nella parte più lontana del parcheggio. Una soluzione che – sia pure preferibile rispetto al trasferimento permanente del mercato, o allo spostamento alla domenica – alla lunga ha evidenziato molti limiti e creato forte malcontento e preoccupazione tra gli operatori, a causa dei mancati incassi derivanti dalla chiusura anticipata.
Fiva, il sindacato degli ambulanti aderente a Confcommercio della provincia di Perugia che si è fatta fin dall’inizio della vicenda paladina delle ragioni degli operatori, ottenendo un compromesso che risultò il migliore possibile nel momento di emergenza, preme ora per una soluzione che circoscriva la chiusura anticipata solo ad alcune gare interne e dunque penalizzi in misura minore imprese già duramente colpite dalla crisi dei consumi e delle vendite. Per concretizzare questa ipotesi però è indispensabile la fruibilità come parcheggio vero e proprio dell’ampio spazio – già peraltro usato dagli automobilisti – a lato del Palazzetto dello Sport. La disponibilità di questa ulteriore “area di sfogo” potrebbe soddisfare, almeno per le partite meno problematiche, le esigenze di ordine pubblico a cui presiede la Questura, in collaborazione con l’assessorato al Commercio del Comune di Perugia, interlocutori con cui in questi mesi Fiva ha continuato un confronto molto proficuo e improntato alla massima disponibilità reciproca. Rimane però un problema sostanziale che si frappone a questa alternativa: servono circa 30 mila euro per i lavori necessari ad attrezzare l’area, risorse che il Comune non ha. Ed è qui che, secondo Fiva-Confcommercio, entra, o meglio dovrebbe entrare in campo, è il caso di dirlo, la società del Perugia. “Crediamo che il Perugia Calcio – sottolinea il presidente di Fiva Massimiliano Baccari – non possa rimanere indifferente rispetto ai problemi che il campionato crea a 170 imprese e una media di 500 persone che operano nel mercato di Pian di Massiano. Chiediamo dunque alla società un “segnale” di attenzione, la disponibilità ad un confronto che porti ad una soluzione positiva per tutti, che la sensibilità dimostrata dai tifosi per le esigenze delle imprese in qualche modo impone. Non dimentichiamo che la società di calcio è un patrimonio della città, non solo dei suoi proprietari, che da questo patrimonio traggono indubbio beneficio. Per questo pensiamo che non possano essere indifferenti alle sorti di tanti imprenditori e famiglie per cui il mercato del sabato di Pian di Massiano rappresenta buona parte dei propri introiti”.
Se il mercato perugino del sabato è in cima alle priorità di Fiva – che in questi giorni ha designato, ad affiancare il presidente Baccari, i vice presidenti Mario Lillocci e Lanfranco Proietti – non meno importante per il futuro del settore è il confronto avviato con i Comuni e la Regione sugli effetti della direttiva Bolkestein, a cui l’associazione ha dedicato recentemente una giornata di approfondimento rivolta sia alle istituzioni che agli operatori.
La Bolkestein fa infatti venire meno il meccanismo di rinnovo automatico delle autorizzazioni. I “diritti acquisiti” di tanti operatori saranno rimessi in discussione, con effetto che rischiano di essere dirompenti. La Regione Umbria, con la legge sull’ambulantato, ha già disciplinato alcuni aspetti, ma le novità intervenute nel frattempo e i punti critici ancora in essere richiedono ulteriori interventi di regolamentazione, e il ruolo dei Comuni è decisivo. Da qui alla fine dell’anno l’associazione degli ambulanti ha l’obbiettivo di confrontarsi in modo diretto con tutte le amministrazioni locali.
Sul fronte fiere ed eventi, infine, da qui a fine anno prosegue l’impegno di Fiva, attraverso il “braccio operativo” Fiev, per programmare un fitto calendario di iniziative: appuntamento più prossimo a Cannara, in occasione della Festa della Cipolla.