Un documento fitto di firme, oltre cento. L’obiettivo? Semplice, fermare il progetto degli Arconi. In un incontro alla Sala della Vaccareccia, venerdì mattina accademici e associazioni cittadine si sono dati appuntamento per presentare il documento ai perugini e consegnarlo, poi, all’amministrazione comunale.
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Polemica Arconi si, Arconi no
Un cantiere, quello con i cubi di cemento sotto gli occhi di tutti, pieno di polemiche. Sulla modifica del progetto ha da subito alzato la voce l’opposizione con Arcudi, Bori e Bistocchi. A loro si sono aggiunti perugini come Alberto Ghromann anche Franco Mezzanotte, Francesca Montesperelli, Mario Tosti, Michele Bilancia, Francesco Federico Mancini, Attilio Bartoli Langeli, e tanti altri studiosi della nostra università. Tra le associazioni cittadine che hanno firmato c’è la Società di mutuo soccorso, presieduta da Primo Tenca, Italia nostra, la Città di tutti, la Tramontana, la Famiglia perugina, la società del Bartoccio ed altre. Ma a ribadire progetto ritenuto pessimo c’è anche il consigliere di maggioranza Franco Ivan Nucciarelli.
Maggioranza contro
Ciò che il documento mette nero su bianco e chiede è che la revisione del progetto del valore di 3 milioni di euro che prevede la costruzione della biblioteca multimediale degli Arconi in piazza della Rupe. “Un progetto demenziale perché rovina un monumento di importanza eccezionale. Soluzione sbagliata, le estroflessioni in cemento, dipendesse da me, andrebbero demolito”. Nucciarelli non ha avuto problemi a dirlo venerdì, nonostante faccia parte di quella maggioranza che governa la città. “Il cemento armato – ribadisce – va a rovinare un monumento essenziale per la città, secondo solo a palazzo dei Priori”.
Nessun ripensamento
Progetto che, nonostante le centinaia di firme andrà avanti, a leggere quanto scrive l’assessore Francesco Calabrese che riferendosi agli oppositori dice “Ma le persone libere sono anche capaci di correzioni di giudizio, che sarà utile verificare quando l’intervento sarà finito e rifinito e attiva la funzione”.