L’allarme peste suina africana è scattato il 7 gennaio, con i primi casi accertati dall’Istituto zooprofilattico di Perugia (Centro referenze nazionale per le pesti suine) su carcasse di cinghiali rinvenute in Piemonte e in Liguria.
Ma sono diversi i focolai di malattie animali monitorati dal sistema sanitario nazionale. Malattie infettive che nella gran parte dei casi – come per la peste suina africana – non si attaccano all’uomo. Ma che possono provocare comunque danni ingenti all’economia dei territori che ne sono colpiti.
Ecco dunque, il monitoraggio con i casi di malattie infettive animali del Ministero della salute.
Può essere trasmessa all’uomo la brucellosi, infezione causata dai Brucella che colpisce bovini, bufali, caprini, ovini. Ma anche polli, cavalli e cani. Si può trasmettere all’uomo attraverso il contatto diretto con secrezioni ed escrezioni di animali contagiati, inalazione per aerosol (raramente da uomo a uomo), ingerendo prodotti crudi.
Focolai di brucellosi sono stati riscontrati nell’ultimo anno nelle province di Messina, Potenza, Reggio Calabria, Caserta, Agrigento, Foggia, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Trapani, Ragusa. Gli ultimi casi, nel 2022, hanno interessato zone delle province di Catania e Caltanissetta, mentre l’allarme è cessato in Calabria.
La febbre catarrale dei piccoli ruminanti, è una malattia infettiva, non contagiosa per l’uomo, che colpisce i ruminanti domestici e selvatici. E’ conosciuta come “lingua blu” per la tipica cianosi della mucosa linguale osservata negli animali colpiti in modo più grave.
Focolai sono stati accertati dalle Asl nelle province di Salerno (dove l’emergenza è cessata), Cagliari, Nuoro (emergenza cessata), Oristano, Sassari.
La cisti da echinococco è una che viene trasmessa all’uomo dagli animali. È causato dalle larve della tenia di echinococco che, appunto, si ritrovano normalmente negli animali ma che accidentalmente possono arrivare all’uomo.
Casi sono stati riscontrati nelle province di Chieti e Taranto.
Cessati nei primi giorni di gennaio gli allarmi per i focolai, nelle province di Roma e di Bergamo, di influenza aviaria tra gli uccelli selvatici.
Casi di influenza aviaria nel pollame (sierotipo H5), sono stati trovati in provincia di Mantova, anche in questo inizio 2022.
Più preoccupanti sono i casi di aviaria sierotipo H5N1, perché in grado di infettare anche l’uomo. Dei 15 sottotipi di virus aviari, H5N1 circolante dal 1997, è stato identificato come il più preoccupante proprio per la sua capacità di mutare rapidamente e di acquisire geni da virus che infettano altre specie animali. Gli uccelli che sopravvivono a H5N1 lo rilasciano per un periodo di almeno 10 giorni. Dall’inizio del 2003, H5N1 ha effettuato una serie di salti di specie, acquisendo la capacità di contagiare anche gatti e topi, trasformandosi quindi in un problema di salute pubblica ben più preoccupante. La capacità del virus di infettare i maiali è nota da tempo, e quindi la promiscuità di esseri umani, maiali e pollame è notoriamente considerata un fattore di rischio elevato.
Focolai sono stati scoperti nelle province di Mantova e di Vicenza.
In Friuli sono stati invece riscontrati focolai del ceppo N5N2 a bassa patogenità.
Può essere trasmessa all’uomo la Leishmaniosi, malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita Leishmania Infantum trasmesso ai canni dalla puntura di piccoli insetti, i flebotomi (pappataci).
Nove casi sono stati accertati in provincia di Udine, ma il focolaio è stato declassificato nel dicembre scorso.
La Leucosi bovina enzootica (LEB) è una malattia contagiosa che colpisce i bovini. L’agente eziologico appartiene alla famiglia delle Retroviridae che raccoglie virus in grado di causare forme tumorali nei mammiferi, negli uccelli e nei rettili. In questa famiglia è compreso anche il virus HIV dell’uomo.
Un focolaio è stato isolato in provincia di Roma.
L’11 gennaio è stato evidenziato un focolaio della cosiddetta pseudorabbia dalla Asp di Siracusa. La malattia di Aujeszky è virale, colpisce il suino ed è causata da un Varicellovirus.
La Malattia di Newcastle (ND), detta anche pseudopeste aviare, è una delle più temute malattie che possono colpire i volatili. All’infezione sono sensibili numerosissime specie di uccelli, tra domestici e selvatici, con variabilità nelle manifestazioni cliniche secondo la specie e il ceppo virale coinvolto.
Un focolaio è stato accertato dalla Asl di Pesaro Urbino, ma l’emergenza è cessata alla fine del 2021.
Un focolaio è stato riscontrato in Abruzzo, in provincia di Chieti.
Il 14 gennaio scorso sono stati riscontrati in provincia di Ragusa casi di morbo coiatale maligno, malattia parassitaria dei cavalli.
Terminata lo scorso 24 dicembre l’emergenza peri casi di peste americana riscontrati a Trento. E’ una malattia che colpisce gli apicoltori ed è provocata dal bacillo Paenibacillus larvae.
Casi di salmonellosi animale sono stati accertati dal 13 gennaio scorso in provincia di Bergamo.
Terminata, alla fine del 2021, l’emergenza per i casi di scrapie riscontrati in provincia di Frosinone. Si tratta di una malattia degenerativa fatale che colpisce il sistema nervoso di pecore e capre. Non risulta trasmissibile all’uomo.
La tubercolosi bovina è una malattia batterica causata da Mycobacterium bovis, trasmissibile all’uomo. Casi sono stati registrati nell’ultimo anno nelle province di Catania, Potenza, Caserta, Salerno, Frosinone, Agrigento, Enna, Messina, Palermo. Le emergenze non sono cessate in alcune zone della Basilicata, della Campania, Sicilia.
A metà ottobre dello scorso anno in provincia di Padova è stato riscontrato un caso di Febbre del Nilo occidentale, malattia trasmessa dalle zanzare. La maggior parte delle persone non accusa malori, ma una su 5 ha febbre e altri sintomi. Nei casi più gravi può essere fatale. L’emergenza è stata dichiarata cessata il 4 gennaio.
Casi di peste suina africana, oltre che nei cinghiali rinvenuti morti nelle province di Alessandri e Genova, sono stati riscontrati quest’anno anche nelle Asl di Sassari, Cagliari e Sanluri. Questa malattia, che non si attacca all’uomo ma costringe all’uccisione di tutti i suini che ne vengono contagiati, è ormai endemica in Sardegna.
I casi di Piemonte e Liguria sono quindi i primi mai riscontrati nella penisola italiana.
Sono dunque molti i focolai di malattie animali, quelli selvatici e quelli da allevamento. Malattie che nella maggior parte dei casi non costituiscono un pericolo diretto per l’uomo. Ma che possono provocare danni ingenti agli allevamenti e a tutta la filiera delle carni. Per questo è importante che casi sospetti vengano tempestivamente segnalati alle autorità sannitarie.