Peste suina, 25 i casi finora accertati nei cinghiali

Peste suina, 25 i casi finora accertati nei cinghiali

Massimo Sbardella

Peste suina, 25 i casi finora accertati nei cinghiali

Gio, 27/01/2022 - 12:40

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Finora nessun caso in Umbria, dove a metà febbraio si terrà una simulazione sul campo coinvolgendo cacciatori e agricoltori | In arrivo nuovo protocollo

Sono 25 finora i casi di peste suina africana accertati nelle carcasse dei cinghiali portati all’Istituto zooprofilattico Umbria Marche con sede a Perugia. Il centro di referenza nazionale per questa malattia virale, che non colpisce l’uomo, ma è la maggiore insidia per l’attività suinicola.

Il dato è stato fornito dal dottor Salvatore Macrì, direttore del Servizio Prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare. Tutti i casi infetti sono stati riscontrati in cinghiali prelevati nella zona rossa tra Piemonte e Liguria. Ma le attività di prevenzione sono scattate in tutte le Regioni, in costante contatto con il Ministero della Salute e con le stesse Regioni Piemonte e Liguria, dove si trova il focolaio.

In Umbria

In Umbria dal 2020 è attivo il piano di sorveglianza sulle carcasse di cinghiali trovati morti, anche sulle strade. Nell’ultimo anno ne sono stati controllati 193, sempre con esito negativo.

Dopo i casi accertati nel nord Italia è stato istituito un gruppo di lavoro che coinvolge gli Assessorati della Salute, dell’Agricoltura, Caccia e Ambiente. In particolare il gruppo di lavoro che è stato costituito sta monitorando gli allevamenti di suini domestici e quelli in cui i maiali sono tenuti allo stato brado, per evitare che vengano a contatto con possibili cinghiali infetti.

Si stanno predisponendo specifici protocolli nel caso si accertino casi infetti.


Proroga caccia al cinghiale,
scontro nella maggioranza


La simulazione con cacciatori e agricoltori

Alla luce delle problematiche emerse in particolare in Liguria, a metà febbraio verrà effettuata una simulazione sul campo per l’individuazione e il recupero di carcasse di cinghiali potenzialmente infette. Una simulazione che coinvolgerà anche le associazioni venatorie e degli agricoltori.

Intanto questa mattina proprio i rappresentanti delle associazioni venatorie e agricole sono stati ascoltati, in videoconferenza, in una seduta congiunta della II e III Commissione regionale per affrontare il tema delle misure contro la peste suina africana.

Proteggere il settore della norcineria “in ogni maniera”

“Sappiamo l’importanza che ha il settore della norcineria in questa regione – ha detto l’assessore umbro alla Sanità, Luca Coletto – e quindi va protetto in ogni maniera dal rischio della peste suina africana”.

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