Pesca, sulle specie alloctone si cambia. Approvato dalle Commissioni congiunte bilancio e affari costituzionali della Camera un emendamento che recepisce le indicazioni di Fipsas e Fiops.
L’emendamento prevede che dopo il comma 5, si aggiunga il seguente: 5-bis. All’articolo 1, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, dopo il comma 837, è inserito il seguente: «837-bis. Al fine di consentire un’adeguata politica di gestione delle specie ittiche alieutiche, fino al 31 dicembre 2023, non trova applicazione l’articolo 12, comma 1, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni, per le sole disposizioni riguardanti l’immissione in natura di specie non autoctone la cui immissione era autorizzata in data antecedente all’applicazione del decreto direttoriale 2 aprile 2020».
Una modifica che dunque interessa specie alloctone come la trota fario atlantica, la trota iridea, il coregone e il salmerino alpino. In attesa del lavoro che dovrà svolgere il nucleo di valutazione, la cui istituzione è stata prevista con l’approvazione della legge di bilancio 2022 e che terminerà i propri lavori entro il 31 dicembre 2023.
“L’approvazione di questo emendamento da parte delle Commissioni congiunte bilancio affari costituzionali della Camera – il commento della Fipsas – rappresenta un primo passaggio estremamente importante in attesa dell’approvazione definitiva che avverrà dopo il voto parlamentare alla Camera e al Senato previsto per la prossima settimana. L’emendamento consente di dare una risposta ulteriore al settore della pesca sportiva, al settore dell’ittiocultura e anche a tutto l’importante indotto di mercato che vede nella pesca sportiva un volano fondamentale di promozione del territorio e di marketing territoriale”.
La Lombardia aveva già rotto gli indugi, decidendo, in attesa delle decisioni del tavolo nazionale, di consentire anche l’immissione di specie alloctone già presenti da tempo sui corsi d’acqua come Coregone lavarello, Trota iridea, Trotafario atlantica, Trota fario mediterranea, Temolo e Salmerino alpino. Una scelta giustificata con la necessità di salvare la pesca sportiva e professionale sui laghi lombardi.