Produzione da record al Centro ittiogenico del Trasimeno a Sant’Arcangelo di Magione. Si sta concludendo in questi giorni la stagione ittica dell’impianto, ma già si conoscono i dati della produzione di novellame di carpa e tinca per il 2011. Dati che, secondo quanto riferisce il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, se affiancati a quelli altrettanto entusiasmanti dell’Impianto Ittiogenico di Borgo Cerreto, dove sono nate circa due milioni di trote fario (il più alto numero di capi mai prodotto dalla struttura), pongono i due impianti di proprietà dell’Amministrazione provinciale all’avanguardia sul panorama nazionale. Stando alle informazioni rese note dal responsabile Mauro Natali, i quantitativi raggiunti quest’anno dal Centro di S. Arcangelo con le carpe, da un punto di vista quantitativo, non erano mai stati ottenuti prima. Più in particolare sono state prodotte 900.000 carpe, pari a 42 quintali, ed è in corso la raccolta delle tinche, che si attesteranno su quantitativi simili. Nel mese di aprile erano inoltre stati prodotti ed immessi nel lago Trasimeno 122.000 lucci, specie attualmente oggetto di particolare tutela da parte della Provincia di Perugia.
Il materiale ittico, ottenuto con tecniche di riproduzione artificiale o naturale controllata, viene raccolto dalle vasche di allevamento quando raggiunge la taglia di 5-10 cm, che è quella che assicura i migliori risultati nel ripopolamento. I pesci appena nati infatti, le cui dimensioni oscillano da 5 a 8 millimetri, vanno incontro in natura ad una mortalità elevatissima, spesso prossima al 99%. “Allevandoli invece in ambiente protetto e controllato e lontani da predatori – spiega Natali – la sopravvivenza degli avannotti in questa fase delicatissima è molto elevata: si è raggiunto anche il 60% e, ripopolando con novellame di 5-10 cm, si mantiene alta anche in ambiente naturale”. La maggior parte dei pesci prodotti a Sant’Arcangelo sono immessi nel lago Trasimeno, ma vengono utilizzati anche per il ripopolamento delle altre acque provinciali. Per il consigliere delegato alla caccia e pesca Franco Granocchia i due Impianti ittiogenici della Provincia sono dei veri e propri fiori all’occhiello per l’Ente, ed i risultati da essi ottenuti sono il frutto delle alte professionalità e competenze in essi impiegate. Anche per questo motivo si è deciso di procedere al potenziamento della struttura del Trasimeno. Sono infatti in corso i lavori di ampliamento, che porteranno alla realizzazione di nuove vasche in terra, con un incremento della capacità produttiva pari al 30%. E’ prevista per la prossimo primavera inoltre l’apertura all’interno dello stesso impianto di un Centro Visite, che consentirà alle scuole di ricevere informazioni non solo sull’attività svolta e sulla fauna ittica del lago, ma anche su tanti altri organismi acquatici, spesso sconosciuti, e più in generale sulla biologia del Trasimeno.