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Pesca, le zone di riserva del Rio Vaccara “regalano” oltre 300 trote fario autoctone ai torrenti di Gualdo Tadino

Qualità dell’acqua perfetta, ambiente positivo e di conseguenze “trote fario” – il predatore autoctono dei torrenti umbri – che sono in grado di riprodursi per la gioia dei pescatori sportivi e degli amanti dei piatti tipici locali. E’ questo il bollettino emerso dal prelievo nel fiume Rio Vaccara nei tratti di riserva portato avanti dai tecnici della Provincia guidati dall’ittiologo Mauro Natali, insieme all’associazione pescatori di Gualdo Tadino e gli studenti della scuola professionale Ipsia “Sigismondi” di Nocera Umbra. Oltre 300 le trote che si sono riprodotte nelle zone con divieto di pesca: la maggior parte di taglia superiore a quella minima consentita e quindi pronte per essere immesse nei torrenti liberi – ma con punte anche oltre il chilogrammo. Grazie ad alcuni storditori elettrici il pescato è stato prelevato e trasportato nel torrente Asciola, che dalla fine di febbraio 2012 tornerà a popolarsi di pescatori per l’apertura della stagione alla trota. La presenza della scuola nocerina è stata determinata dal fatto che l’Associazione di Pescatori Sportivi Gualdesi, particolarmente attiva e propositiva, ha organizzato nelle scuole, nei mesi scorsi, delle proprie lezioni sulle tecniche di pesca, ma anche sul rispetto dell’ambiente e l’importanza della fauna acquatica presente nel territorio.