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Pesca, il bottino delle guardie del Wwf: multe e sequestri

Mancata compilazione del tesserino segna-catture, superamento del limite di trote, ma c’è anche chi è stato sorpreso a pescare privo di patente di pesca. Migliaia di euro di sanzini, sequestri e confische di canne e attrezzature: questo il bilancio delle guardia del Wwf in Umbria all’apertura della stagione di pesca.

L’infrazione piú diffusa – spiegano dal Wwf – é la mancata compilazione del tesserino segna-catture, che assolve ad un duplice scopo, regolamentare e limitare le catture a solo 5 esemplari di Trota fario nelle acque di “Categoria A” (ovvero le acque piú pulite e incontaminate), ma anche ai fini statistic, per stimare la salute della specie e la pescosità di un determinato fiume“.

Sanzioni piuttosto pesanti, che vanno dai 100 euro per la mancata annotazione di fiume dove si pesca, la giornata, il pesce catturato, ai 300 euro per pesca con amo con ardiglione, ovvero con il gancio “contrario” che impedisce al pesce di liberarsi agevolmente dalla cattura. E poi, 400 euro di sanzione per chi pesca senza licenza, ma c’é anche la concreta possibilità, non infrequente, di cumulare sanzioni anche per migliaia di euro.

In quasi tutti i casi, é previsto e disposto dalla legge obbligatoriamente, non solo il sequestro di tutte le attrezzature di pesca, ma spesso, anche la definitiva confisca delle stesse, con la perdita definitiva del bene e quindi del loro possesso. Per questo, le guardie del Wwf hanno provveduto a confiscare canne da pesca e attrezzature il cui valore supera di gran lunga la sanzione amministrativa.

Ad un pescatore privo di licenza di pesca, perché gli era scaduta l’anno precedente, è stata sequestrata e confiscata un attrezzatura di pesca di notevole valore due canne in fibra della Roubasienne e relativa attrezzatura, bauletto ami, galleggianti esche, cestino e guadino, per un valore complessivo di oltre 4.500 euro (per sua dichiarazione).