Valnerina

“Pesca da difendere”, i dubbi sull’impianto di Borgo Cerreto

Di fronte alle preoccupazioni espresse dalle associazioni della pesca sportiva dopo l’ultima Consulta regionale, il consigliere Manuela Puletti, insieme ai colleghi Mancini e Castellari, torna a chiedere di superare “i tecnicismi” e di dare le risposte attese da un settore che in Umbria vanta una lunga tradizione, oltre a garantire un importante indotto economico, che rischia di rivolgersi altrove. Considerando anche chetanti pescatori umbri hanno deciso di non rinnovare la licenza o ritirare il tesserino, secondo i dati riportati in Consulta.

La prospettata apertura della pesca a febbraio

“Bene la possibilità che si torni all’apertura all’ultima domenica di febbraio, così come nelle regioni limitrofe. Resta il rammarico – aggiungono però i tre esponenti della Lega – per alcune scelte che potevano essere più coraggiose, superando i limiti di tecnicismi e burocrazia”. I tecnici della Regione in Consulta hanno infatti spiegato di attendere la decisione definitiva delle Marche, a cui ci si vorrebbe allineare. Anche se Legambiente e Università chiedono che, soprattutto alla luce del caldo anomalo che c’è stato questo inverno, l’apertura venga posticipata. Tesi confutata dalle associazioni di pisca sportiva Fipsas, Libera Pesca, Arci Pesca ed Enalpesca. Che hanno manifestato criticità sulle immissioni di trote, sul funzionamento dell’impianto ittiogenico di Borgo Cerreto. Sulla vigilanza pubblica. E sulla gestione di cormorani e pesci siluro.

Impianto di Borgo Cerreto: “Giusto continuare a sobbarcarsi i costi se non dà risultati”

Temi che erano stati portati dal consigliere Puletti in aula e nelle sedi opportune. “A dimostrazione – commentano i tre consiglieri a questo proposito – di come ci sia sensibilità da parte della Lega verso tutto il mondo ittico e il mondo venatorio. Purtroppo le nostre richieste sono spesso state bloccate dai vincoli ereditati. Ora, quelle stesse richieste vengono ribadite da ben quattro associazioni ittico sportive, le più rappresentative. L’auspicio è che si prenda consapevolezza che esiste questa problematica e che si possa porre rimedio ad essa”.

Quanto ai mancati ripopolamenti lamentati dai pescatori, Puletti, Mancini e Castellari osservano: “Già due anni fa avevamo chiesto il ripopolamento con le trote presenti a Borgo Cerreto. Ma, da quanto si è appreso anche in Consulta, questo non può più avvenire. A questo punto, se non ottiene i risultati richiesti, crediamo serva una riflessione sull’opportunità per la Regione di continuare a sobbarcarsi i costi di mantenimento dell’impianto di Borgo Cerreto”.

Anche a proposito del problema cormorani, i consiglieri della Lega chiedono che, operando insieme alle associazioni di pesca sportiva, si possa giungere ad una soluzione, superando il divieto di Ispra. “Non possiamo – è l’appello finale di Puletti, Mancini e Castellari – perdere una delle più grandi tradizioni umbre, qual è la pesca, oltre che l’indotto economico che si sta dirottando verso altre regioni”.