Perugino e Signorelli, via alle celebrazioni a Castiglione del Lago

Perugino e Signorelli, via alle celebrazioni a Castiglione del Lago

Redazione

Perugino e Signorelli, via alle celebrazioni a Castiglione del Lago

Mar, 04/04/2023 - 15:10

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Perugino e Signorelli, Castiglione è fra le città coinvolte nelle celebrazioni. Ieri il primo evento legato al cinquecentenario

In occasione della prima nazionale del docufilm “evento” dal titolo “Perugino. Rinascimento immortale”, in contemporanea in centinaia di sale cinematografiche italiane, ieri sera al Temporary Cinema di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago il critico d’arte Andrea Baffoni ha aperto ufficialmente le celebrazioni dedicate al grande artista umbro, nel cinquecentenario della morte.

E Castiglione del Lago, in una perfetta unità d’intenti tra Amministrazione comunale castiglionese, Lagodarte Impresa Sociale e con il fondamentale apporto del GAL Trasimeno Orvietano, sarà presente in questo 2023 sfruttando in pieno la sua centralità geografica fra Perugia, Città della Pieve e Cortona. Come sottolinea il presidente di Lagodarte Piero Sacco: «Oggi apriamo tutta una serie di eventi che caratterizzeranno l’offerta culturale di Palazzo della Corgna da aprile a ottobre per celebrare degnamente, sotto l’egida del Comune di Castiglione del Lago e del GAL Trasimeno Orvietano, il 2023 che è l’anno del cinquecentenario della morte del Perugino ma anche della morte di Luca Signorelli, artista di Cortona estremamente significativo in una terra di confine ma anche di grandi contaminazioni come è da sempre la sponda occidentale del Trasimeno. Un progetto che ha la sua centralità in una grande mostra a Palazzo della Corgna dedicata ai due artisti dal 17 giugno all’8 ottobre e che vedrà anche una rassegna cinematografica ideata da Lagodarte su arte e Rinascimento, tutta al Nuovo Cinema Caporali e alla Rocca Medievale».

«Questo doppio cinquecentenario – conferma Andrea Baffoni – celebra due delle massime espressioni artistiche nel nostro territorio, un lago Trasimeno che ha rappresentato quel paesaggio che sia il Perugino che il Signorelli hanno attraversato e da cui si sono ispirati negli anni fra il XV e il XVI secolo per realizzare i loro capolavori tra Roma, Firenze, Orvieto, Perugia. Trasimeno come centro di ispirazione e di propulsione, ma anche la molla che ha fatto scattare la “rivoluzione paesaggistica” che, soprattutto con il Perugino ma anche con il Signorelli, rinnova nel Rinascimento l’idea di un paesaggio che non è solo il luogo dove si svolgono le azioni ma diventa rappresentazione dello spirito e della bellezza: un paesaggio che ci vede oggi testimoni e di cui siamo responsabili, custodi e che vogliamo esaltare e promuovere attraverso il lavoro di questi grandissimi artisti».

Ieri sera la proiezione speciale è stata preceduta proprio dall’intervento di Andrea Baffoni, critico e storico dell’arte, che ha parlato dell’invenzione del paesaggio, tra Perugino e Signorelli, anche con la visione del cortometraggio in 3D Animation “Viaggio immaginario nelle opere e nelle terre di Perugino e Signorelli, maestri del Rinascimento” a cura di Movimento Creative Label, opera realizzata con il sostegno di Assogal Umbria e presentata in questi giorni in anteprima a Vinitaly 2023. L’intervento di Andrea Baffoni ha messo a confronto l’opera del Perugino a quella del coevo Luca Signorelli, anticipando il taglio artistico che sarà dato alla grande mostra prodotta da Lagodarte Impresa Sociale a Palazzo della Corgna dal 17 giugno all’8 ottobre e, che non avendo opere degli artisti in loco, proporrà un’esposizione di arte contemporanea e multimediale che si ispirerà all’opera dei due geni del Rinascimento, in particolare alla loro rappresentazione del paesaggio e del lago Trasimeno, tema centrale che ritorna anche nel film.

«Il lago Trasimeno e Castiglione del Lago – ha spiegato Andrea Baffoni ad un pubblico molto attento e partecipe – si collocano centralmente tra Cortona e Città della Pieve, rispettivamente paesi natali di Signorelli e Perugino, facendo da ideale ponte fra le due esperienze. I due artisti, infatti, vissero parallelamente essendo pressoché coetanei, nati tra 1441 e 1448, e morti entrambi nel 1523. C’è quindi da immaginare che nei loro spostamenti tra Umbria, Toscana e Lazio attraversassero la piana che costeggia il Trasimeno, dalla quale dovettero trarre ispirazione per quei paesaggi che iniziarono a prendere forma e preminenza negli sfondi delle loro opere. Fu per la verità Perugino il vero iniziatore di tale tradizione paesaggistica, come ampiamente dimostrato da riconosciuti storici dell’arte quali, ad esempio Bruno Toscano nel suo volume Trasimeno lago d’arte, ma lo stesso Signorelli seppe apprenderne gli stessi elementi. Se mettiamo a confronto il “Compianto sul Cristo morto” (1502, tempera su tavola, 270×240 cm, Museo Diocesano di Cortona) di Luca Signorelli e l’“Adorazione dei Magi” (1504, affresco, 650×700 cm Città della Pieve, Oratorio di Santa Maria dei Bianchi) di Pietro Perugino, scopriamo che queste due opere, quasi coeve, mostrano un’attenzione per il lago, che con tutta probabilità è sempre ispirato al Trasimeno. In entrambi i casi c’è un’idealizzazione che, nel caso di Signorelli, si concentra sulla sontuosità della cittadina affacciata sulle sue sponde, idealizzata, e la preminenza delle rupi a strapiombo sui lati come a determinarne una quinta teatrale, mentre in Perugino si distende come a volere che lo spettatore perda il senso dell’orizzonte».

Il documentario “Perugino. Rinascimento immortale”, prodotto da Ballandi e diretto da Giovanni Piscaglia, vede la partecipazione straordinaria di Marco Bocci e racconta la vita e l’opera di Perugino partendo dal legame con la sua terra, l’Umbria, e in particolare con i paesaggi luminosi che si aprono sulle sponde del lago Trasimeno che spesso Perugino ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti.

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