La vertenza sulla Perugina potrebbe arrivare ad una svolta: il tavolo con il Governo è infatti convocato per il prossimo 7 ottobre. “Il Governo a febbraio si era impegnato a convocare un tavolo di confronto per la questione della Perugina, ma dopo sette mesi dalla nostra interpellanza e con un grave ritardo, ora ci dice che il prossimo 7 ottobre finalmente ci sarà l’apertura del confronto con le parti”– afferma la deputata Ciprini. “Nel frattempo negli ultimi mesi si è assistito ad un calo dei volumi produttivi costante. Nel 2014 sono stati attivati i contratti di solidarietà per evitare i licenziamenti, abbassare il costo del lavoro e rendere la perugina più competitiva. All’interno della fabbrica gli indizi di smantellamento sono abbastanza chiari: stanno dismettendo il reparto caramelle. La macchina che serviva a produrre la caramella “Cinzia” è stata trasformata in fioriera. E’ evidente che manca da parte della multinazionale una politica produttiva e commerciale di rilancio dello stabilimento di San Sisto. Alcune linee di produzione non sono più utilizzate, meno personale impiegato nelle lavorazioni e attività della mensa aziendale ridotta. Non c’è più tempo da perdere, il rischio che la Nestlè voglia ridurre lo stabilimento di Perugia a un piccolo polo dove si producono solo i baci è alto e concreto”– afferma la deputata umbra Tiziana Ciprini. “Auspichiamo che il 7 ottobre l’azienda renda nota la strategia industriale e che il Governo sappia spingere ed indirizzare l’azienda ad attuare una nuova strategia di investimenti per lo stabilimento di San Sisto”, chiude la deputata umbra Tiziana Ciprini.