Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Perugina, settimana di novità in chiaroscuro

Quella passata è stata una settimana in chiaroscuro per la Perugina. Dai due incontri che si sono tenuti il 14 e il 20 febbraio, prima a Milano e poi a Perugia, infatti, sono emerse, per la fabbrica di San Sisto, novità da un lato incoraggianti e dall'altro fonte di preoccupazione.
Il primo dato positivo emerso dall'incontro del 14 e sottolineato dalla Rsu, è il pieno ottenimento del premio di produttività di 1900 euro, premio che, spiegano i rappresentanti dei lavoratori, ripaga, almeno in parte, le maestranze di San Sisto per un anno difficile fatto di risparmi e sacrifici. L'altro aspetto incoraggiante è arrivato invece dal confronto tenuto 6 giorni dopo in Confindustria a Perugia, nel quale Rsu, Flai, Fai e Uila si sono confrontate con i dirigenti di Nestlè, tra cui anche il nuovo responsabile della divisione dolciari, Castrovillari.
“Proprio Castrovillari – riferisce Michele Greco, coordinatore della Rsu – ci ha annunciato un rinnovato impegno dell'azienda sul marchio Perugina, con investimenti, marketing, impegno sulla confiserie e altre novità che non possiamo dettagliare per non favorire i nostri competitors. Ma in ogni caso – prosegue Greco – quello che ci viene annunciato è un piccolo 'ritorno al futuro', nel senso che, per guardare avanti, si rimette al centro il marchio storico della nostra fabbrica e le sue produzioni di qualità. Una scelta che non può che trovarci d'accordo”.
C'è però l'altra faccia della medaglia, quella che suscita forte preoccupazione nei rappresentanti dei lavoratori. Ovvero, la marcia indietro di Nestlè sui volumi annunciati in un primo momento per il 2012. Volumi che avrebbero dovuto vedere un sensibile aumento e che invece, come appreso dalle ultime comunicazioni dell'azienda, resteranno sostanzialmente stabili.
Su questo dietrofront di Nestlè la Rsu non nasconde tutta la sua preoccupazione, vista anche la fase complicata di crisi economica in atto. “La smentita è un problema soprattutto politico e temiamo che il clima in fabbrica possa risentirne – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – e per questo la soglia di attenzione resta elevatissima, anche perché è tutto da capire quanto il nostro mercato resti prioritario per Nestlè. Da una multinazionale come questa ci si aspetta una politica aggressiva del mercato e non che resti a guardare in attesa di tempi migliori”.
C'è poi un'altra questione aperta da chiudere a breve, il calendario di lavoro “Ogni giorno verificheremo i percorsi e i passaggi previsti, manterremo vivo il confronto con i lavoratori e nelle assemblee approfondiremo le tematiche, maturando insieme posizioni e sintesi – spiegano Mirco Mezzasoma e Palmiro Chiatti, delegati della Fai Cisl e della Uila Uil – abbiamo sentito parlare di cose nuove ma che hanno fatto la nostra storia, un ritorno al futuro che ci stimola e che sicuramente trova una fabbrica pronta, ma non ci basta, abbiamo bisogno di altri segnali”.
“Nei prossimi giorno a Fiuggi si varerà la piattaforma per il rinnovo del Ccnl di categoria – prosegue il coordinatore Michele Greco, della Flai Cgil – poi, a fine mese si terrà il Cae a Vevey e sarà l’occasione per un'ulteriore analisi, e ognuno di questi passaggi sarà un tassello da aggiungere a una strategia di consolidamento per la nostra fabbrica. Nel frattempo – conclude Greco – riteniamo necessario anche un passaggio come coordinamento sindacale per costruire insieme una posizione di rilancio per tutti i siti italiani, puntando alla compattezza e alla solidarietà trasversale tra i 3200 lavoratori del Gruppo”.