Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Perugina scende in Piazza | Gazebo dei lavoratori per sensibilizzare cittadinanza

E’ cominciata oggi, con banchetto in Piazza della Repubblica, la campagna di sensibilizzazione organizzata dai lavoratori della Perugina: la decisione per il presidio è stata maturata la settimana scorsa, quando Rsu e sindacati si sono riuniti e hanno deciso di portare la vertenza della Perugina sul territorio, per rendere la popolazione dell’Umbria pienamente consapevole “della portata della sfida che si è aperta“. Il gazebo servirà, sperano i lavoratori, per creare un contatto diretto con la popolazione e presentare le proposte che da tempo la Rsu ha avanzato, in quello che è stato definito “il piano industriale degli operai”. Tutte proposte sulle quali i lavoratori avvieranno una raccolta firme che sarà poi estesa ad altre iniziative sul territorio, e tutto con l’intento di evitare i 210 esuberi per i quali i sindacati hanno lanciato l’allarme. Al banchetto questa mattina hanno fatto visita in diversi rappresentanti delle istituzioni, dalla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

Siamo in attesa che il Governo, così come ho richiesto insieme al sindaco di Perugia, convochi l’incontro con la Nestlè, perchè la presenza in Italia di questo gruppo è di notevole importanza e lo è ancor di più per Perugia. Ecco perchè riteniamo che la sede nazionale sia la più opportuna per conoscere quali siano le strategie industriali di Nestlè, soprattutto in relazione allo stabilimento di San Sisto“: questo quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

Caso Perugina al Mise | Regione e sindacati chiedono tavolo

In diverse sedi, e anche alla stessa dirigenza di Nestlè – ha proseguito Marini – abbiamo avuto modo di esporre il punto di vista delle istituzioni ed il nostro impegno a mettere in atto tutte le azioni necessarie alla difesa dell’attività produttiva e dell’occupazione nello stabilimento di San Sisto. Inoltre ci sentiamo impegnati a sollecitare una strategia industriale da parte di Nestlè che valorizzi le capacità produttive del sito di Perugia, anche in considerazione del fatto che, per Nestlè, l’Italia rappresenta un mercato importantissimo che non può non essere considerato dalla multinazionale, anche in riferimento alle attività produttive che si realizzano nel nostro Paese. Ecco perchè – ha ribadito infine la presidente dell’Umbria – penso che la sede governativa sia la più giusta per conoscere direttamente da Nestlè quali saranno le scelte industriali in direzione dell’export, dei volumi produttivi e della diversificazione delle produzioni”.

Perugina, Nestlè annuncia fine contratti solidarietà

Altri politici si sono avvicinati al gazebo questa mattina a Perugia, tra cui anche il consigliere e segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli, i consiglieri Marco Squarta, Attilio Solinas, Raffaele Nevi, le parlamentari Valeria Cardinali e Adriana Galgano: il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) ha espresso “massima vicinanza ai lavoratori della Perugina. L’Assemblea legislativa sta seguendo e continuerà a seguire attentamente la vicenda – aggiunge Smacchi – con la consapevolezza di dover tutelare al meglio una realtà produttiva importantissima, sulla quale è fondata la nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità. Assicuro da parte mia – conclude Smacchi – il pieno impegno e la massima vigilanza per la difesa del tessuto imprenditoriale della nostra regione, che non può permettersi depauperamenti”.

Perugina, paura per esuberi | Lavoratori chiedono risposte Nestlè

Per la Sinistra per Perugia, “l’assenza di un piano industriale per San Sisto mette ulteriormente a rischio l’attività del sito produttivo, un rischio che i lavoratori, la città e il territorio non possono permettersi. Ritieniamo positivo il tentativo di sensibilizzazione del territorio e delle istituzioni locali, per creare quella spinta necessaria affinché il governo centrale e la direzione della Nestlè si assumano pienamente le proprie responsabilità per rilanciare la storica fabbrica dolciaria, che è patrimonio industriale, non solo di Perugia ma dell’intero Paese. La Sinistra per Perugia ribadisce la necessità di costruire la “vertenza Perugina”, da cui ripartire per porre al centro dell’iniziativa politica, sociale ed istituzionale la questione del lavoro e la sua valorizzazione, nonché un progetto a sostegno dell’industrie manifatturiere e per la nascita di nuove imprese a Perugia e nel territorio”.

Inoltre per Adriana Galgano, di Scelta Civica,  “la vertenza della Perugina è una battaglia che tutti gli umbri devono conoscere e supportare perché lo stabilimento di San Sisto è parte integrante della nostra identità ed è un tassello importante dell’economia locale”. 

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