Perugia

Perugia1416, in Regione la vendetta del Pd

Perugia1416 dovrà camminare sulle sue gambe, senza finanziamenti regionali, per altri due anni. Cioè, anche dopo l’eventuale riconferma di Romizi a sindaco o sotto l’egida del suo successore nel caso in cui il prossimo maggio il sindaco venga detronizzato.

L’Assemblea regionale ha infatti bocciato, con 7 voti favorevoli e 12 astensioni, la proposta di modifica della legge “16/2009” (Disciplina delle manifestazioni storiche), con la quale si chiedeva di ridurre da 5 a 3 anni l’anzianità necessaria per essere iscritti nell’Elenco regionale delle manifestazioni storiche e quindi usufruire dei contributi pubblici. Una richiesta che era espressamente giunta dal Comune di Perugia relativamente a Perugia1416. E che ha trovato solo i voti favorevoli soprattutto degli esponenti di centrodestra. Hanno infatti votato a favore  Squarta (FdI) Ricci (mistoRP), Morroni (FI), Fiorini (Lega), De Vincenzi (mistoUmbrianext). Ma anche Solinas (mistoMDP) e Rometti (SeR).

Decisiva, per bocciare l’anticipo del contributo, si è rivelata l’astensione del Pd. Anche dei due esponenti perugino Carla Casciari e Giacomo Leonelli, i quali hanno hanno evidenziato l’inopportunità di cambiare la legge 16, poiché si sarebbe costituito un precedente sfruttabile da altre manifestazioni e sulla base di
una quanto meno opinabile valutazione. Leonelli ha lamentato il fatto che la richiesta avanzata dal Comune di Perugia costituiva “una sorta di norma ad personam, che vale per una determinata manifestazione. Con l’approvazione di questa“. Ed ha così motivato la propria astensione: “Non è per fare une guerra ideologica, tanti concittadini trovano gratificazione nel venire in centro indossando costumi d’epoca, li rispetto, ma si tratta di soldi pubblici, al di là che siano regionali o meno. Ma è indispensabile sapere quanto è cresciuta la manifestazione in questi tre anni, se via stato un aumento delle presenze turistiche“.

Leonelli ha quindi proposto di sospendere ‘articolato, analizzare i risultati in Commissione e poi riaffrontare la materia, “in maniera serena, senza preclusioni“. “Chiediamo solo di conoscere la ricaduta sulla città in termini di presenze e turismo, come abbiamo fatto per Umbria Jazz” ha ribadito Casciari.

Solinas si è appellato al buon senso: “Se un assessore di un Comune mi chiede di modificare una legge per ottenere maggiori finanziamenti dallo Stato ritengo che come Istituzione non dovremmo ostacolare una richiesta di questo genere, tanto meno – ha sottolineato – per motivi politici“. Un appello alla maggioranza “ad usare il buon senso” che però non è stato ascoltato. Di “argomenti strumentali politici” ha parlato anche Rometti.

L’assessore Cecchini ha provato a smussare la polemica interna al centrosinistra: “La Giunta regionale – ha detto – sostiene Perugia1416, che dovrà dimostrare di essere degna di entrare nell’elenco regionale delle manifestazioni storiche e lo decideranno i cittadini stessi con la loro presenza e il loro interesse. Finora – ha aggiunto – mi sembra più voluminoso il clamore sui media che il riscontro di pubblico”. Quanto ai fondi pubblici destinati a Perugia1416, Cecchini ha ricordato: “La Giunta la sua parte l’ha fatta, le risorse che stanno in capo al Comune di Perugia ci sono e dovremmo piuttosto vedere se il Comune riesce a spendere quanto la Regione gli mette a disposizione”.